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Arrestato nuovo leader dell’Isis. Ma cosa ci faceva a Istanbul? Occhio alle mosse di Erdogan

by Eugenio Palazzini
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Roma, 26 mag – Il nuovo leader dell’Isis, o almeno quello che i servizi di intelligence ritengono tale, è stato arrestato a Istanbul. Abu Al-Hasan al-Qurashi, questo il nome del capo del sedicente Stato islamico, è stato acciuffato durante un blitz delle squadre anti terrorismo turche, senza che siano stati sparati colpi. Nessuno ha insomma opposto resistenza, almeno stando a quanto riportato dal portale turco Oda Tv, secondo cui il presidente Erdogan è stato subito informato dell’arresto e avrebbe intenzione di annunciarlo nei prossimi giorni. Nel frattempo però la notizia è uscita e a prescindere dall’indubbio colpo inflitto al gruppo jihadista, si pongono inevitabilmente dubbi sull’operazione.

Nuovo leader Isis arrestato a Istanbul. I dubbi sulla “mossa” di Erdogan

La Turchia, come noto, è da tempo e da più parti accusata di avere stretti legami con gli integralisti islamici. In Siria ne ha utilizzati molti anche per le incursioni contro i curdi e probabilmente mantiene legami con gruppi ben poco moderati in varie parti del Mediterraneo. Emergono allora due questioni su tutte. La prima: cosa ci faceva a Istanbul il nuovo capo dell’Isis? La seconda: possibile che il governo turco non lo sapesse e abbia deciso di compiere il blitz, con conseguente annuncio, proprio adesso che sta accusando Finlandia e Svezia di proteggere i “terroristi” del Pkk? Non abbiamo ovviamente certezze, ma il sospetto che Erdogan si possa giocare la carta della lotta al jihadismo in questa fase lo abbiamo eccome. Il “sultano” sa bene, è metodo da lui sin troppo collaudato, come giocare al rialzo. Lo ha fatto con l’Europa sui migranti, lo fa adesso con la Nato sulle armi.

Là dove non arriva con il ricatto esplicito, può arrivare giocandosi la carta dell’affidabile leader da tenersi stretto e accontentare all’uopo. Sarebbe anche una bella operazione di restyling, insomma. Poi certo, tutto questo potrebbe essere soltanto una nostra fantasia e forse la Turchia ha meramente assestato un colpo a ciò che resta dell’Isis. Forse.

Eugenio Palazzini

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