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Assalti con spade e coltelli: in India è caccia al leader indipendentista sikh

by Eugenio Palazzini
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leader sikh

Roma, 23 mar – Scimitarre, coltelli, pistole e un sogno: la creazione di uno Stato indipendente sikh in India. Il 30enne Amritpal Singh, carismatico leader del movimento Khalistan – fuorilegge in India e che da anni ha dichiarato guerra alle autorità di Delhi – è latitante da cinque giorni. Si è aperta così una caccia all’uomo, con le autorità indiane che hanno chiuso la rete internet in tutto lo Stato del Punjab e hanno arrestato 78 sostenitori del capo indipendentista. La “caccia all’uomo” è tuttora in corso ma la situazione “è sotto controllo. I cittadini sono pregati di non credere alle voci”, ha fatto sapere la polizia. Massiccio il dispiegamento di forze armate nelle zone rurali del Punjab, in particolare attorno villaggio natio di Singh, Jallupur Khera.

Amritpal Singh, chi è il leader sikh ricercato in India

Descritto come “bello, forte e spietato”, Singh il mese scorso, insieme a suoi fedelissimi armati di spade, coltelli e pistole, assaltò una stazione di polizia dopo che uno dei suoi miliziani era stato arrestato per presunta aggressione e tentato rapimento. Un’incursione notturna nella periferia di Amritsar – città celebre per il Tempio d’Oro, sacro per i sikh – che ha provocato diversi feriti tra i poliziotti. Singh è ora accusato di tentato omicidio e creazione di “disarmonia” nella società. Massiccio il dispiegamento di forze armate nelle zone rurali del Punjab, in paricolare attorno villaggio natio di Singh, Jallupur Khera.

Relativamente sconosciuto fino al un anno fa, il 30enne sikh, si è paragonato a Jarnail Singh Bhindranwale, figura di spicco del movimento Khalistan ucciso dall’esercito indiano nel 1984 dopo l’assalto il Tempio d’oro di Amritsar, in un’operazione ordinata dall’allora primo ministro Indira Gandhi. E’ salito agli onori della cronaca per la sua rigida interpretazione del sikhismo, propagandata in comizi nelle zone rurali del Punjab. Personaggio alquanto controverso, dopo essersi trasferito a Dubai nel 2012, è rientrato in India lo scorso anno in seguito alla morte del precedente leader del movimento Deep Sidhu in un incidente d’auto. Secondo le auotorità indiane avrebbe stretti legami con servizi segreti e gruppi terroristici del Pakistan e sarebbe stato addestrato proprio da questi.

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I guerrieri sikh

Appartenenti a una confessione religiosa che per secoli ha subito persecuzioni e discriminazioni, i sikh sono noti per la loro caparbietà, anche grazie ai loro leggendari combattenti che hanno fatto propri lo yoga marziale e la Shastar Vidiya, la complessa ’scienza delle armi’ dell’antica cultura guerriera. Sono custodi di una tradizione risalente al XVI secolo d.C e fedele all’opera di Godibh Singh, che incoraggiò i discepoli alla formazione di un esercito di “soldati consacrati”. Mistici guerrieri ma anche straordinari studiosi che costituiscono buona parte degli ingegneri, dei tecnici, dei piloti e in generale dei principali lavoratori qualificati di tutto il Subcontinente indiano.

Eugenio Palazzini

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