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Autosufficienza ed esportazioni: la scommessa della Nigeria sull’agroalimentare

by Giuseppe De Santis
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Roma, 5 ago – E’ ormai chiaro a molte nazioni africane che l’unica strada per far crescere le loro economie è quella di aggiungere valore alle produzioni agricole. Un caso particolare è quello della Nigeria, dove negli ultimi si sono intensificati gli sforzi nel settore agroalimentare: la buona notizia è che sono tante le imprese che stanno investendo nel comparto e, tra queste, spicca l’impianto di lavorazione del pomodori da 46 milioni di euro che GBfoods ha di recente costruito nello stato di Kebbi, situato nel nord ovest del Paese.

Nigeria: obiettivo autosufficienza

L’investimento fatto dal colosso spagnolo, insieme alla banca centrale della Nigeria e allo stato di Kebbi, ha lo scopo di permettere alla Nigeria di raggiungere l’autosufficienza nella produzione di sugo di pomodoro. L’impianto appena costruito è il più grande dell’Africa subsahariana.
L’investimento non permetterà soltanto di trasformare i pomodori in sugo, ma anche di produrre pomodori durante la stagione secca (e soia durante la stagione delle piogge): l’adiacente impresa agricola comprende serre, impianti di irrigazione all’avanguardia, robot adibiti alla semina e altri macchinari. Il progetto ha creato più di 1000 posti di lavoro di cui 500 in agricoltura, 150 nella fabbrica e altri 150 nella costruzione della stessa, senza contare che almeno cinquemila piccoli coltivatori coltiveranno pomodori che saranno utilizzati nell’impianto, con GBfoods che fornirà loro sementi di qualità, concime e attrezzature quali pompe per l’estrazione dell’acqua e tubi per l’irrigazione.

Il progetto “Green Imperative”

Molti in Nigeria hanno accolto con entusiasmo il progetto perchè permette di aggiungere valore alla produzione di pomodori. E non si tratta di un caso isolato, visto che sono in cantiere molte altre iniziative.
Proprio in questi giorni il ministero dell’Agricoltura ha annunciato di vole costruire in sei zone della Nigeria ben 142 impianti che saranno finanziati dal progetto Green Imperative, che vede i governi di Nigeria e Brasile investire 1,2 miliardi di dollari al fine di aggiungere valore alla produzione agricola nigeriana.
Il programma sarà attuato per un periodo compreso tra i cinque e i dieci anni, verrà sostenuto dalla Development Bank of Brazil e da Deutsche Bank e finanzierà l’acquisto di attrezzature per la lavorazione, l’essiccazione, l’inscatolamento, l’immagazzinamento e la commercializzazione dei prodotti agricoli e creerà cinque milioni di posti di lavoro e farà entrare nell’economia nigeriana dieci miliardi di dollari.
Giuseppe De Santis

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