Istanbul 19 gen – Anche la Turchia vive, in queste ore, l’incubo del terrorismo. Dopo la prima esplosione di un ordigno sistemato, pare, in una centralina elettrica nel distretto di Fatih, altre due bombe, una rinvenuta sotto la statua di Mustafa Kemal Ataturk e l’altra nel quartiere di Sultangazi, sono state fatte brillare ieri dalla polizia.
Le esplosioni non hanno causato vittime. Smentite le notizie che in un primo momento parlavano di due morti e quattro feriti
Lo spettro dell’attentato di Parigi, inserisce ovviamente fra i primi sospettati i terroristi dell’Isis che godono di oltre tremila “adepti” nel paese che ha fornito più di 700 guerriglieri per il fronte siriano ed iracheno principalmente tra le truppe di al-Baghdadi. Secondo l’intelligence turca infatti sembra che anche la donna russa, che il 6 gennaio si è fatta esplodere in un commissariato della città, sia in realtà una vedova di un miliziano dell’ Isis deceduto in Siria.
Ankara è sempre stata accusata di avere un atteggiamento “ambiguo” nei confronti del terrorismo di matrice islamica ma, dopo questa serie di attentati, è sempre più evidente che anche lei deve prendere dei seri provvedimenti a riguardo.
Cesare Dragandana