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Bryan Johnson, il magnate di 45 anni che spende milioni di euro per tornare 18enne

by Valerio Savioli
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bryan johnson, magnate

Roma, 28 gen – Vi presentiamo Bryan Johnson, magnate 45enne americano che spende due milioni di dollari all’anno per bio-hackerare il proprio corpo in modo che abbia la forma fisica di un diciottenne, la pelle di un ventottenne e il cuore di un trentacinquenne. Vi siete persi? Rimanete concentrati perché i dettagli che contano devono ancora arrivare.

Bryan Johnson e il Progetto Blueprint

Circa una quindicina d’anni fa, Bryan Johnson ha venduto a eBay la Braintree Payment Solutions LLC, una società da lui fondata, per l’astronomica cifra di 800 milioni di dollari. Da quel giorno si è dedicato anima e corpo, ed è proprio il caso di dirlo, ossessivamente al culto di se stesso. Terrorizzato dall’invecchiamento e tormentato dall’inevitabilità della morte, Johnson ha assoldato trenta dottori che seguono quotidianamente ogni sua funzione corporea. Oliver Zolman, il dottore che guida il gruppo di medici, è impegnato a “invertire il processo di invecchiamento di ognuno degli organi del suo paziente”.

Ma in cosa consiste la sua routine? Sveglia ogni mattina alle cinque, assunzione di due dozzine di integratori, allenamento di un’ora consistente in venticinque esercizi diversi, per poi assumere una miscela di succo che include, tra i vari ingredienti, peptidi di collagene e creatina. Il trattamento prosegue con applicazioni di olii e gel antiossidanti. Anche la cura per l’alimentazione è un chiodo fisso, non è vero, come diceva Gordon Gekko, che “il pranzo è per chi non ha nulla da fare”. Prima di coricarsi Johnson indossa occhiali speciali che bloccano la luce blu per due ore mentre monitora i segni vitali. Apparentemente non c’è traccia di quei trattamenti tanto in voga tra i vip e sportivi famosi come i bagni di ghiaccio, l’assunzione di resveratrolo o le iniezioni di testosterone.

Come se non bastassero i trenta dottori che lo seguono, Johnson si sottopone anche a visite specialistiche mensili come risonanze magnetiche, colonscopie, ecografie ed esami del sangue per valutare, con ancora più cura, i suoi progressi. Vengono conteggiate anche le erezioni quotidiane e su questo, ce ne sia concesso, non vogliamo approfondire.

La vita di Johnson è diventata un esperimento medico scientifico, il suo nome è Progetto Blueprint. Ma perché fare tutto questo? Ce lo dice direttamente Bryan: “Quello che faccio può sembrare estremo, ma sto cercando di dimostrare che l’autolesionismo e il decadimento non sono inevitabili.”

E’ chiaro che tutti questi sogni avranno il loro prezzo e, in pieno ossequio al Nuovo Mondo venturo, saranno riservati esclusivamente alla casta più ricca del pianeta. Il resto potrà accontentarsi di vivere in affitto nella brutalità di grigie metropoli congestionate e mangiare insetti. C’è da sperare che l’eutanasia sia, se non indolore, almeno gratuita.

American Psycho

Nel 2000 esce American Psycho, pellicola diretta da Mary Harron, ispirata dall’omonimo romanzo di Bret Easton Ellis, in cui Christian Bale impersona la vita di Patrick Bateman, un consulente finanziario della Wall Street dei rampanti anni Ottanta, tutti consumismo e vita mondana. Anche Bateman, come Johnson, è fissato dalla forma fisica, la sua vita è un’ossessione paranoide tesa alla ricerca della perfezione estetica, la forma è meta e frustrazione, la competizione è croce e delizia che sfida tutto, perché vuole tutto. E anche di più. Un’esistenza al confine, anzi, oltre i confini. E quando questi si superano e si sfocia nella consapevole e soddisfacente violenza omicida, nemmeno la confessione di quei reati è presa in considerazione da quello che lo circonda, perché il suo mondo è ancora più malato di lui. Johnson è un ancora un passo oltre, la sfida è rivolta verso l’ineluttabile. Lui è Prometeo, ma con almeno 800 milioni di dollari sul conto corrente.

Valerio Savioli

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6 comments

jenablindata 28 Gennaio 2023 - 2:29

fatica sprecata…
non si batte l’entropia,se si gioca con le sue regole.

ma noi siamo umani…e abbiamo la nostra ragione che ci guida:
quindi possiamo truccare le carte e giocare con le NOSTRE regole,volendo.

a partire dall’idea stessa della medicina rigenerativa,
presto arriveremo a nanomacchine in grado di riparare\ emulare organi e tessuti,
per sopperire alle malattie.
ma quando arriveremo a questo,
è evidente che pian piano incrementeremo le riparazioni,fin quando arriveremo
ad un transumanesimo spinto.

perchè è evidente che non possiamo migliorare più di tanto
questo corpo umano:è limitato nelle sue possibilità ed
è CARNE,e la carne si corrompe:
è solo questione di tempo.

ma ben altra cosa sarà quello che potremo fare con un transumanesimo spinto,
magari riservato solo agli over 25\30 anni e già riprodotti (in modo di salvaguardare la nostra umanità)
che tramite periodiche iniezioni di nanomacchine evolute,
pian piano sostituisca cellula per cellula tutte quelle danneggiate o senescenti,
fin quando un bel giorno ci renderemo conto che non ne serviranno altre…
e avremo sempre meno bisogno di mangiare,di dormire,di respirare:
di fatto pur
restando umani,con una forma umana..
e con una consapevolezza e una coscienza umana,
saremo diventati PIU’ che umani.

e quando avremo una vita lunghissima (secoli o millenni)
e ben poche esigenze (quasi solo elettricità)
non saremo più costretti a restare su questo pianeta:
perchè le distanze NON saranno più inaffrontabili,quando
la tua vita dura millenni o anche di più,
quando hai bisogno solo di elettricità per sopravvivere,
e quando puoi tranquillamente metterti in standBY
per centomila anni in attesa di arrivare dovunque tu voglia.

————
e per essere chiari,
alle nanomacchine ci stiamo GIA’ lavorando.

Reply
Carl von Clausewitz 29 Gennaio 2023 - 10:00

Vorrei aggiungere il mio contributo a queste riflessioni…
Tanti anni fa lessi uno scritto, ora non ricordo se si trattasse di un testo di fantascienza o di una riflessione su possibili futuri sviluppi della medicina (o di tutti e due).
In sintesi, l’estensore, partendo dalla sostituzione di piccole parti del corpo umano (p.es. la rotula) con prodotti (artificiali), preconizzava l’impiego di arti meccanici (oggi ci stiamo muovendo in tale direzione), quindi l’impianto di apparati tecnologicamente avanzatissimi (telecamere al posto degli occhi) e cosi’ via…
In tal modo, ad un certo punto, si sarebbe arrivati ad un umanoide con un cervello ‘naturale’.
Ma – e questa era la tesi finale – quando, in un lontanissimo futuro, qualcuno avesse deciso di sostituire il cervello naturale con un manufatto artificiale (il cervello ‘positronico’?) probabilmente dell’Uomo sarebbe rimasto solamente lo SPIRITO…

Reply
jenablindata 29 Gennaio 2023 - 12:07

beh,molti scienziati ritengono da tempo che la coscienza come la intendiamo noi non sia del tutto legata ai distretti cerebrali,bensì sia una sorta di “concerto” neuronale…
che per sua natura è parzialmente slegato dai distretti nervosi che compongono il cervello stesso,e totalmente slegata dai singoli neuroni.

quindi come un neurone che sta per morire di vecchiaia…trasferisce tutte le informazioni che lo riguardano ad un altro neurone fino a quel momento silente
(la cosidetta “riserva” neuronale)
passando avanti la “fiaccola” dei ricordi,
si può benissimo prevedere che in futuro (a breve termine,direi massimo una cinquantina d’anni)
sarà possibile creare delle cellule totipotenti che divengano neuroni,
e poi delle nanomacchine che riescano a svolgere lo stesso compito:

questo porterà sicuramente alla cura di tutte le malattie neurodegenerative,e
probabilmente anche delle forme di pazzia che al momento non conoscono cura,visto che dipendono da alterazioni del meccanismo cerebrale.

detto questo,
ovviamente è tutto in divenire…
ma siccome L’UNICO,VERO NEMICO che abbiamo,sia come singoli che come specie…
è la morte e l’entropia,
mi meraviglio davvero che ci ostiniamo a sprecare IMMENSE risorse
in ogni stupidaggine cosmica che ci gira per il cranio
(guerre in primis,ma non solo)
invece che usare ogni stilla di energia,ogni cervello disponibile,
ogni risorsa che l’umanità è in grado di produrre…
per combattere fino all’ultimo respiro questo nemico spietato…
che ci ucciderà TUTTI:
pezzenti,potenti e plutocrati inclusi.

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Carl von Clausewitz 2 Febbraio 2023 - 9:55 Reply
Paolo 29 Gennaio 2023 - 4:19

Mi sa che le erezioni saranno pochine se con tutti quei soldi non pensa a un po’ di f…

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