Roma, 28 apr – La Corte suprema indiana ha deciso di rinviare a dopo le vacanze estive, che terminano il 1° luglio, l’avvio della discussione del ricorso dei fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone contro la polizia investigativa Nia.
Secondo quanto è stato riferito, la decisione di rinviare l’esame presa dal presidente dell’aula n.3 della Corte Suprema, Anil R. Dave, è stata puramente tecnica ed ha riguardato non solo il caso dei Fucilieri di Marina italiani, ma tutti i 25 che dovevano essere discussi oggi. Questo perchè in una seconda lista supplementare pubblicata sul sito internet della Corte, ieri sera è stato aggiunto all’ultimo momento un nuovo caso, il n.26, che si trascina da anni a vari livelli della giustizia indiana (‘Stato dell’Uttar Pradesh e altri contro Neeraj Chaubey ed altri’) in cui gli imputati sono passibili di pena di morte. Il giudice Dave ha deciso a questo punto di dare la precedenza all’esame di questa vicenda, rinviando tutti gli altri casi a dopo le vacanze estive della Corte (17 maggio-30 giugno 2015).
Le vittime di questa decisione, ovviamente, sono i due marò italiani, ancora completamente all’oscuro per quanto riguarda il loro destino. Tra l’altro, mentre Massimiliano Latorre, autorizzato dalla stessa Corte suprema a rimanere in Italia fino al 15 luglio, si trova in Puglia per continuare le cure a seguito dell’intervento al cuore a cui si è sottoposto nel gennaio scorso, Salvatore Girone continua invece a risiedere lontano dalla sua famiglia nell’ambasciata d’Italia in India.
Questo nuovo rinvio è l’ennesimo atto della farsa che si dilunga da oltre tre anni, fra inchieste condotte al di fuori di qualsiasi logica procedurale del più banale diritto ed errori marchiani, unitamente a considerazioni di carattere più squisitamente politico.
E’ necessario ricordare, come più volte fatto su queste pagine, che i due fucilieri sono innocenti delle accuse: esistono prove documentali che la sparatoria in cui muoiono i due pescatori avviene alle 21:30, ben cinque ore dopo l’incidente della Lexie, avvenuto alle 16.30. Nessuno può sparare alle 16:30 e ammazzare qualcuno alle 21:30.
Per tutti questi motivi, questo nuovo rinvio da parte della Corte suprema indiana, rende ancor più ridicola questa vicenda e, purtroppo, fa presagire un ulteriore allungamento dei tempi.
Renato Montagnolo