Roma, 3 mag — Sono otto i cittadini italiani risultati essere gli acquirenti di un «kit per suicidi» venduto per corrispondenza da un sedicente chef di Toronto. Uno di questi potrebbe già essere stato usato da un’insegnante di 63 anni di Borgo Valsugana (Trento), trovata senza vita nella propria abitazione.
Chef canadese vende kit per suicidi, 9 italiani lo acquistano
L’inquietante allerta è stata recapitata alla divisione italiana Interpol il 29 aprile scorso, quando le cioè le autorità canadesi hanno reso noti nove indirizzi italiani a cui era stato spedito il kit. I recapiti sono stati trasmessi a carabinieri e polizia locali, che hanno immediatamente fatto scattare i controlli presso le residenze degli acquirenti: nel corso di una delle nove verifiche è emerso il decesso di un’insegnante, originaria dell’Aquila ma residente in Borgo Valsugana. La donna aveva lasciato un biglietto per i famigliari: «Mi dispiace, sono troppo malata, troppo dolore».
Chi è il venditore di morte
Nel frattempo l’Interpol canadese si è messa al lavoro per bloccare i siti in cui lo chef aveva messo in vendita il kit, arrivando a identificare di Kenneth Law, residente in Ontario, che ha confessato di averlo venduto a «centinaia di inglesi» e di aver spedito la sostanza da un ufficio postale di Toronto. Il kit è composto da una sorta di maschera facciale a base di nitrito di sodio, che applicata come se fosse un macabro trattamento di bellezza, risulta letale. Il nitrito di sodio è un composto di sale o un additivo alimentare comunemente usato per trattare le carni. Ma la sostanza, bianca e cristallina, può essere letale se assunta in alte concentrazioni, spiegano gli esperti di tossicologia.
Già quattro morti nel Regno Unito
Nel Regno Unito sono già quattro le vittime accertate del kit per suicidi di messo in commercio da Law. «Sto compiendo l’opera di Dio», spiegava l’uomo ai propri acquirenti, tra i quali figurava un giornalista sotto copertura che aveva ricevuto dal canadese istruzioni sull’utilizzo del veleno. Kenneth Law, 57 anni, è stato accusato di istigazione al suicidio, ha fatto sapere martedì sera la polizia regionale di Peel in un comunicato stampa. «Si ritiene che il sospetto abbia distribuito e commercializzato la sostanza online per prendere di mira individui a rischio di autolesionismo», spiegano le autorità nel comunicato.
Secondo quanto riferito da Cbc sarebbero circa 1.200 i pacchi — ritenuti collegati ai siti di vendita a cui Law si affidava per commercializzare i kit — spediti in oltre 40 Paesi; tuttavia, non si conosce esattamente il numero di quanti contenessero il nitrito di sodio.
Cristina Gauri
1 commento
Chi ha generato questo clima da “guerra in pace” sa perfettamente che questo prodotto avrà successo. Quelli di oggi sono solo amari test avanguardisti.