Roma, 3 apr – Per l’attentato in cui ieri è morto il blogger russo Vladlen Tatarsky è ricercata una donna di 26 anni, Darya Trepova, residente nella città di Pushkin, vicino a San Pietroburgo. Stando a quanto riferito dai media russi, sarebbe stata lei a consegnare la scatola con il busto di Tatarsky – al cui interno era confezionato un esplosivo di almeno 200 grammi Tnt – al caffè sulla Universitetskaya Embankment, presentandosi come un’artista di nome Nastya. A riportarlo, oltre alla Tass è anche il giornale online ucraino Ukrainska Pravda, che cita l’agenzia russa Interfax. La notizia è dunque confermata sia da Mosca che da Kiev.
Darya Trepova, chi è la ragazza ricercata per l’attentato al blogger russo
“Darya Yevgenyevna Trepova, nata il 16 febbraio 1997, è ricercata per aver commesso un reato ai sensi del codice penale russo”, si legge in una stringata nota del ministero dell’Interno di Mosca. La casa della ragazza a Pushkin, stando sempre a quanto reso noto dal ministero russo, sarebbe stata perquisita. Le forze dell’ordine avrebbero inoltre interrogato sua madre e sua sorella. In un primo momento l’agenzia Interfax aveva citato una fonte secondo cui la donna sarebbe già stata arrestata dalla polizia, notizia poi di fatto smentita. “Non sono state formalmente arrestate. Sono state interrogate e in base a questo verrà presa una decisione sul loro status procedurale”, precisano i media russi. Gli stessi media aggiungono che nell’ultimo anno la 26enne è stata coinvolta in azioni non autorizzate contro la guerra russa in Ucraina.
Non si hanno, al momento, molte altre informazioni sulla giovane accusata di aver compiuto l’attentato. E’ però rilevante questo primo dato: le autorità russe stanno ricercando e di fatto accusando una cittadina russa, non gli ucraini, di aver colpito a San Pietroburgo. A meno che non saltino fuori presunti legami della 26enne con Kiev, si intende. Di sicuro un altro aspetto, il più importante, che ancora resta da chiarire di questo attentato, è se la giovane abbia messo a segno l’attacco omicida da sola oppure se abbia avuto complici, direttamente sul posto e/o nella pianificazione.
Eugenio Palazzini