Teheran, 29 mag – Nell’ambito del Festival Artistico Internazionale della Resistenza di Teheran è stato indetto dall’Associazione per le arti visive della Rivoluzione e della Santa Difesa un concorso satirico internazionale che ha come oggetto l’Isis.
Secondo il regolamento, con il termine “resistenza” gli organizzatori intendono: protezione della dignità umana e della vera libertà; difesa contro il male, il terrore e la violenza; difesa contro ogni occupazione in Palestina, Siria, Iraq e Afghanistan. “Mentre arroganti governi, con il loro risoluto supporto, potrebbero condurre questi feroci gruppi di mercenari a uccidere e assassinare musulmani innocenti -si legge sul sito internet dedicato all’evento– noi in ogni modo cerchiamo di smascherare con qualsiasi mezzo il male nel loro volto e in quello dei loro sostenitori”. Le sezioni dedicate all’arte caricaturale possono avere come oggetto: Abu Bakr Al Baghdadi, Hamad bin Khalifa Al Thani, Benjamin Netanyahu, François Hollande, David Cameron e, non da ultimo, Barack Obama.
Il concorso ha coinvolto 40 paesi, per un totale di 800 opere di cui solo 280 hanno superato una prima selezione. Tra le vignette c’è anche quella dell’unico italiano in gara, Marco Fusi. I vincitori saranno premiati il 31 Maggio.
Per via delle numerose opere esposte che hanno come tema il coinvolgimento politico e materiale di Stati Uniti, Israele e Arabia Saudita, il concorso ha subito ostracismo e indignazione da parte dei media occidentali. Siamo alle solite: fino a ieri erano tutti Charlie, esportatori di democrazia e paladini di libertà d’espressione; oggi il silenzio e le sterili polemiche vanno a braccetto con il politicamente corretto.
Ada Oppedisano