Roma, 20 feb – La Russia non si ferma e prosegue la sperimentazione dei vaccini anti-Covid. Dopo lo Sputnik V – ormai ampiamente utilizzato in diversi Paesi – e l’EpicVacCorona, ha registrato il CoviVac.
CoviVac, la Russia ha il suo terzo vaccino
Si tratta di un vaccino che per il quale Centro Chumakov di San Pietroburgo ha ottenuto infatti l’approvazione delle autorità regolatorie russe. E’ quanto comunicato stamani dal primo ministro russo, Mikhail Mishustin. Le prime 120mila dosi del CoviVac, stando sempre a quanto riferito da Mishustin, verranno distribuite ai cittadini a metà marzo.
Si tratta di un vaccino virionico intero. Ovvero, come precisa SputnikNews, è un preparato che utilizza virus indeboliti artificialmente che causano malattie o virus già uccisi (resi inattivi). La Russia adesso dispone dunque di tre vaccini “fabbricati in casa” e intende espandersi ulteriormente nei mercati internazionali anche con quest’ultimo prodotto.
Coronavirus, l’azienda di Siena che vuole produrre il vaccino Sputnik
Nel frattempo, è notizia di ieri, un’azienda di Siena ha avanzato un’offerta per una joint-venture per produrre il vaccino russo Sputnik. “Le imprese italiane hanno la capacità, e in alcuni casi sarebbero già pronte, a produrre il vaccino russo ma serve capire qual è l’agenda del governo italiano, che non appena avrà completato la sua compagine al livello dei sottosegretari potrà esprimersi al riguardo”. Dice Antonio Fallico, presidente di Banca Intesa Russia e dell’associazione Conoscere Eurasia.
“È in corso in questi giorni – precisa Fallico – il lavoro, molto impegnativo, per adattare gli standard russi a quelli europei. Non è un processo che si chiude in un giorno e si completerà entro la fine del mese. Dopo l’Ema dovrà studiare la documentazione. Due Paesi dovranno studiare il dossier. Noi speriamo che, se questo vaccino servirà per la campagna vaccinale, le nostre autorità sanitarie lo acquisteranno”.
Stando ai risultati preliminari di uno studio di fase 3 pubblicato dalla rivista scientifica The Lancet, il vaccino Sputnik V – somministrato in 2 dosi a distanza di 21 giorni l’una dall’altra – ha un’efficacia del 91,6% contro il Covid.
Alessandro Della Guglia