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“Ecco come abbiamo compiuto l’impresa. Nel nome di Giorgos”

by La Redazione
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alba dorata1Atene, 28 gen – “I greci hanno scelto Tsipras perché erano stanchi e delusi dal governo destra-socialisti. Ma lui sta solo guadagnando tempo per poter continuare la stessa politica di prima”. Al nuovo corso ellenico proprio non ci crede Lampros Fountoulis, europarlamentare di Alba Dorata. Lampros è membro della Commissione per l’occupazione e gli affari sociali e della Delegazione alla commissione di cooperazione parlamentare UE-Russia. Fra gli interventi al Parlamento europeo, spicca uno in favore dei due marò italiani. Ma è anche il padre di Giorgos Fountoulis, ucciso il 1 novembre 2013, insieme a Manolis Kapelonis, davanti a una sezione del movimento nazionalista greco, nel corso di un agguato terroristico. “Loro sono immortali – dice – proprio come i caduti di Acca Larentia”.

Come giudica la vittoria di Alexis Tsipras? Si tratta davvero di una sconfitta della troika e dell’austerity, come hanno scritto molti media internazionali?

Il fatto che gran parte del popolo greco sia andato verso Tsipras, e non verso Syriza, ce lo aspettavamo. La gente era molto stanca e delusa dal governo destra-socialisti e cercava una soluzione. Credono di averla trovata con Tsipras, dato che lui ha promesso a tutti qualsiasi cosa per poter vincere le elezioni. Dichiaratamente ateo, lo abbiamo visto nella campagna elettorale visitare il monte Athos, dei monasteri, visitare l’arcivescovo di Atene, addirittura anche il Papa. Ovviamente sempre accompagnato dalla televisione per far vedere che lui è un credente. Ma la verità si è scoperta il giorno dopo le elezioni, con la sua vittoria, quando ha fatto il giuramento politico e non quello religioso. Personalmente credo che farà la stessa cosa anche con i memorandum, l’austerity, e la troika. Semplicemente guadagna un po’ di tempo, che i banchieri internazionali gli daranno volentieri, per poter continuare la stessa politica ma con un nuovo stile.

Alba Dorata è il terzo partito di Grecia, nonostante la brutale repressione che ha portato in carcere tutta la sua classe dirigente. Come avete fatto a conseguire questo che appare come un vero e proprio miracolo politico?

Alba Dorata nelle elezioni del 2015 ha condotto una battaglia sotto condizioni troppo difficili, con il nostro segretario Nikos Michaloliakos e altri 6 deputati, tutti dirigenti di prima fila del movimento, in carcere senza reali prove. Inoltre siamo stati esclusi da tutti i media, nei quali nel frattempo i nostri avversari politici sputavano su di noi senza che noi potessimo difendere le nostre idee. Gli interessava molto di più che Alba Dorata non conseguisse il terzo posto che dire al popolo il loro programma politico. Noi tre eurodeputati e i camerati deputati che stanno fuori abbiamo girato tutta la Grecia per fare comizi ed informare la gente su chi siamo e che cosa possiamo fare per il popolo. Alla fine abbiamo confermato il terzo posto anche se abbiamo avuto un piccolo calo per quanto riguadra le elezioni politiche del 2012, che per noi è una grande impresa. Alba Dorata è una idea ed è forte, come è forte il cuore dei nostri elettori.

Com’è la situazione sociale in Grecia, oggi?

La situazione sociale in Grecia è molto pesante e brutta. La disoccupazione è quasi al 30% ma quella dei giovani è ancor più allarmante, quasi il 60%. Ci sono famiglie con zero reddito e devono pagare le tasse per il solo motivo che una volta avevano un lavoro e hanno potuto fare dei figli e comprare una casa. Il sistema nazionale della sanità e il sistema previdenziale sono quasi crollati. Ci sono tantissime lunghe file negli ospedali per avere il diritto a una cura medica o a una medicina. La diminuzione agli stipendi e alle pensioni è più del 40% e hanno portato in miseria tutti i greci. Dall’altra parte il flusso immigratorio ha superato ogni limite e peggiora la situazione che già è pesante.

Negli ambienti nazionalisti di tutta Europa ha destato molta commozione l’omicidio di Manolis e Giorgos. Quest’ultimo era sua figlio. Ci sono delle indagini, a riguardo? Ci sono dei sospettati?

Finora non ho avuto nessuna informazione dalla polizia e dagli investigatori per sapere a che punto si trova la ricerca degli assassini. Ho chiesto il fascicolo ai giudici che se ne occupano, ma non mi hanno mandato mai niente. Secondo fonti giornalistiche ci sarebbe un rapporto tra criminali comuni e terroristi. L’assassinio dei due ragazzi sarebbe stato fatto da killer professionisti e io voglio sapere chi ha dato l’ordine… Aspetto con ansia tutte le novità e spero che presto le anime dei due ragazzi riposeranno in pace.

Lei era presente, lo scorso 7 gennaio, alla commemorazione per i martiri di Acca Larentia, a Roma. Cosa le ha lasciato quella giornata?

E stato un grande onore essere presente ad Acca Larentia per questa commemorazione dei camerati assassinati. Ero assolutamente emozionato guardando questa commemorazione perché ho vissuto io stesso il dolore per l’assassinio di Giorgos. Mi sono sentito come se vivessi ancora una volta i primi momenti dopo il fatto, quando sono stato sul luogo dell’assassinio. Tutti i camerati hanno il dovere di non dimenticare mai i fratelli che hanno dato la vita per l’idea del nazionalismo. Sono tutti nuovi martiri Europei… Immortali.

Intervista a cura di Adriano Scianca

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