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Egitto: tre nuove raffinerie per diventare un hub di gas e petrolio

by Giuseppe De Santis
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Roma, 10 gen – Come tante nazioni africane, anche l’Egitto spende una fortuna in valuta pregiata per importare prodotti derivati del petrolio. Questo crea parecchi problemi visto che indebolisce la valuta nazionale, causando inflazione che a sua volta provoca l’impoverimento di parte della popolazione, in special modo per quanto riguarda le fasce meno agiate.

Un maxi investimento per tre raffinerie

Una situazione che, alla lunga, rischia di diventare insostenibile. Per questo il governo ha deciso di agire stanziando 5,7 miliardi di dollari per costruire tre raffinerie, che permetteranno all’Egitto di raggiungere entro il 2023 l’autosufficienza nella produzione di derivati del petrolio.
L’impegno da parte del Cairo sta già dando dei primi risultati. Di recente il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha infatti partecipato all’inaugurazione di due raffinerie. Una a Mostorod (nei sobborghi della capitale) mentre l’altra è l’estensione di un importante impianto ad Alessandria d’Egitto. 4,5 miliardi il valore totale dei due lavori.

L’Egitto punta a diventare un hub di gas e petrolio

La costruzione di queste nuove raffinerie non serve solo a ridurre le importazioni di carburanti, ma fa parte di un progetto più ampio che ha come obiettivo quello di trasformare l’Egitto in un importante polo per la produzione e la commercializzazione di gas e petrolio.
Negli ultimi anni importanti giacimenti di gas naturale sono stati scoperti nel mediterraneo. I progetti di esplorazione per individuare nuovi giacimenti di petrolio (in cui è protagonista l’Eni) stanno dando risultati promettenti. Questi investimenti hanno trasformato l’Egitto: quello che una volta era un importatore netto di idrocarburi adesso ne è diventato esportatore.
Il governo egiziano sta facendo anche altro per incentivare le compagnie petrolifere a investire nel Paese. Nei mesi scorsi, ad esempio ha lanciato anche una piattaforma elettronica in cui è possibile trovare tutti i dati geologici utili per le prospezioni sia su terra che in mare.
Giuseppe De Santis

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