Al centro della campagna elettorale gli argomenti piรน caldi sono stati sul fronte interno come la svalutazione del rublo, la crisi economica, le sanzioni economiche volute da Ue e Stati Uniti e il solito pericolo di brogli paventato da parte dell’opposizione. Per quanto riguarda la politica estera gli argomenti che premiano in maniera schiacciante la gestione di Putin sono l’annessione della Crimea considerata il nodo cruciale di questa campagna elettorale, e che parteciperร al voto nonostante le divieto provenienti dal governo di Kyev. Gli altri argomenti sul tavolo del dibattito sono stati il conflitto siriano, il riavvicinamento alla Turchia di Erdogan e la futura collaborazione collaborazione militare con la Cina discussa nel recente G20.
I sondaggi del centro demoscopico Levada, considerato indipendente e non gradito dal Cremlino, danno comunque il partito di governo Russia Unita in netto vantaggio con una forbice che va dal 50 al 59% delle preferenze, in crescita rispetto alle scorse elezioni legislative del 2011 in cui raggiunse il 49% dei voti. Per quanto riguarda gli altri partiti, potrebbero guadagnare una posizione rilevantedietro il partito di governo i liberaldemocratici del nazionalista Vladimir Zhirinovski o i comunisti guidati dall’eterno Gennady Zyuganov. I due partiti democratici d’opposizione, Parnas e Iabloko, sembrano invece destinati a restare ancora una volta sotto della soglia di sbarramento, in questa tornata ridotta dal 7 al 5%.
Guido Bruno
1 commento
Penso che il riavvicinamento con la Turchia non venga recepito come giusto dai russi.