Roma, 16 ott – Quando siedeva sullo scranno più alto della Banca centrale europea, Mario Draghi fu l’artefice del salvataggio dell’euro. Avvenuto a discapito dei popoli che tale valuta usavano ed ancora utilizzano. Questo a partire dalla Grecia, passando per Spagna, Portogallo per arrivare infine all’Italia. I relativi dati economici – che parlano di crollo della produzione industriale ed esplosione della disoccupazione, tra gli altri – hanno insomma la testa dura. E ci raccontano che le nazioni che hanno adottato la moneta unica hanno avuto, in termini di sviluppo, i risultati peggiori.
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Non è un caso che in molte nazioni dell’Est, nonostante un formale obbligo insito nei trattati di adesione all’Unione Europa, i relativi governi non abbiano la benché minima intenzione di adottare la moneta di Bruxelles. Una scelta che sembra ampiamente spalleggiata dall’opinione pubblica.
Il no dei cittadini della Bulgaria all’euro
Sulla possibilità, ad esempio, di introdurre l’euro in Bulgaria, la società specializzata Trend Agency lo scorso settembre ha condotto un sondaggio per conto di B2B Media chiedendo a un campione di cittadini la loro opinione in proposito. I risultati sono stati piuttosto interessanti. Il 58% di essi si è detto infatti contrario all’adozione dell’euro, il 22% si dichiara indeciso e solo il restante 20% dichiaratamente favorevole. Il 71% degli interpellati teme che con l’introduzione dell’euro in Bulgaria si potrà inoltre assistere ad un aumento dei prezzi, mentre il 65% ritiene che non siano state fornite informazioni sufficienti sulle conseguenze del passaggio dalla moneta nazionale a quella comunitaria. Un altro dato interessante è che il 40% crede che l’euro avrà effetti negativi sull’economia. Per quanto riguarda invece i tassi di interesse, solo il 15% è certo che caleranno, il 46% crede di no e il 39% rimane indeciso.
Giuseppe De Santis
5 comments
Cari bulgari, se fate i bravi vi mandiamo un bel po’ di caramelle e cioccolatini.
E certo, ci mangian sopra pure sul cambio… Stanno con non un piede i due scarpe fin che dura.
L’euro oltre che per cercare di costruire un popolo inesistente, impresa impossibile, dandogli come surrogato qualcosa di comune perché l’identità di un popolo è la madre lingua quindi nessuno a parte Austria e Germania è accomunabile
https://massimosconvolto.wordpress.com/2015/08/02/italiani-si-nasce/
è nato soprattutto per cercare di far passare prezzi assurdi come quelli USA grazie a un cambio taroccato 1:1000 sui prezzi anziché 1:2000 come è stato per gli stipendi mettendosi sotto le suole tutti i finti buoni propositi del defunto alla nascita codice dell’euro
https://www.progettispecialiabiservizi.it/codice-delleuro
Con 70 milioni di lire ti compravi un appartamento camera cucina e bagno in una città italiana di media grandezza nel nord 20 anni fa, ora ti ci compri una Golf.
Il problema è che la festa sta finendo perché non sono tutti millenials e anche i più ignoranti che hanno avuto occasione di vivere da adulti autonomi con la lira la truffa #Prodi “Le suoneremo al dollaro” (ex art. 21 Costituzione) l’hanno capita.
Non solo la Bulgaria non lo vuole, la Repubblica Ceca doveva introdurlo nel 2012 ma si tiene stretta la Corona Ceca anche perché hanno chiesto l’opinione del popolo, la Polonia si tiene gli Zloty, addirittura le “civilissime e democratiche” Danimarca e Svezia hanno detto no grazie.
Dall’euro, quando verranno spazzati via i Mario Draghi che continuano a vivere di balle, ci si può liberare, ma servono le palle
https://massimosconvolto.wordpress.com/2015/09/19/palle-non-balle/
Le avranno gli ita(g)liani?
[…] la benché minima intenzione di abbandonare lo zolty. Stesso identico discorso in Bulgaria, dove un recente sondaggio ha visto il parere negativo della maggior parte della […]
[…] parte dell’eurozona – che ciò danneggerebbe grandemente le loro economie. In Bulgaria, invece, un recente sondaggio ha restituito un secco diniego da parte della maggioranza della […]