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Ex calciatore contro la regina: “Perché neri e mulatti dovrebbero essere in lutto?”

by Michele Iozzino
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Roma, 9 set – Mentre il Regno Unito si stringe nel lutto per la regina Elisabetta II, c’è chi invece non è d’accordo e va all’attacco. È il caso dell’ex centrocampista di Qpr, West Ham e Manchester City, Trevor Sinclair, che ha polemizzato, con un tweet, contro il comune cordoglio verso la regina. Secondo il calciatore, infatti, le persone di colore non dovrebbero piangere la scomparsa di Elisabetta II, accusata di essere troppo razzista o quantomeno troppo poco antirazzista.

Le parole di Sinclair contro la regina

Ci si aspetterebbe che un calciatore che ha indossato per 12 volte la maglia della nazionale inglese abbia più amor patrio rispetto a quanto dimostrato da Trevor Sinclair. La fine del lunghissimo regno di Elisabetta II, durato più di settant’anni, è sicuramente un punto di svolta cruciale. Si conclude un’epoca, ma per Sinclair quell’epoca non è stata nient’altro che un’epoca razzista. Un periodo di tempo in cui al razzismo “è stato permesso di prosperare”, questo nonostante “il razzismo è stato messo fuorilegge in Inghilterra negli anni ’60”. Ciò lo porta a chiedersi ironicamente: “Perché neri e mulatti dovrebbero essere in lutto?”.

In pieno stile cancel culture, Sinclair deforma la storia con le ossessioni di un presente progressista. Visto che non può accusare direttamente la regina di razzismo, introduce l’idea di un razzismo sistemico che Elisabetta II in qualche modo avrebbe permesso e promosso. Nella sua vaghezza Sinclair finisce pure per contraddirsi, dal momento che in quegli anni ’60 in cui – a dire del calciatore – il razzismo sarebbe stato messo fuorilegge a regnare era propria la regina Elisabetta II.

Per una volta la cancel culture ha perso in partenza

Le parole di Sinclair non sono piaciute praticamente a nessuno ed è scoppiata una bufera intorno all’ex calciatore. Tra i sudditi di Sua Maestà c’è chi lo definisce “disgustoso” o “vile”, in molti ne stanno chiedendo il licenziamento da TalkSport, radio per la quale lavora attualmente Sinclair come commentatore sportivo. Lo stesso network ha preso le distanze da quanto detto da Sinclair. Anche l’ex presidente del Crystal Palace e collega di Sinclair a TalkSport, Simon Jordan, lo ha duramente ripreso: “Il Paese ha perso una persona molto importante e il rispetto e il valore dovrebbero essere i sentimenti prevalenti, non la divisione”. Intanto, vista la mal parata, Sinclair si è cancellato da Twitter.

Michele Iozzino

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