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“Fermiamoci, apriamo negoziati senza precondizioni”: ora Lukashenko alza la voce anche con Putin

by Eugenio Palazzini
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lukashenko, bielorussia

Roma, 6 lug – “Dobbiamo fermarci ora. Abbiamo già fatto molte cose cattive, ma potrebbe andare peggio. Pertanto dobbiamo fermarci ora, sederci al tavolo dei negoziati senza precondizioni. Dobbiamo decidere tutto al tavolo dei negoziati”. E’ quanto affermato da Alexander Lukashenko, durante un incontro con giornalisti stranieri e bielorussi a Minsk. Parole sorprendenti, che suonano quasi come un improbabile monito a Vladimir Putin.

“Negoziati ora, senza precondizioni”: le parole di Lukashenko

Consapevole di aver svolto un ruolo fondamentale durante la rivolta della Wagner, mediando con Prigozhin e convincendolo a fermare l’avanzata verso Mosca – stando almeno alla versione ufficiale di una vicenda che per molti versi resta tuttora oscura – il leader della Bielorussia prova ora a farsi sentire, auspicando forse di riuscire nell’impresa massima: ottenere un cessate il fuoco in Ucraina. E’ d’altronde l’unico vero alleato della Russia nel cuore dell’Europa e a Mosca ha messo a disposizione il territorio bielorusso per le incursioni in Ucraina, ma non ha mai voluto prendere parte direttamente al conflitto. Truppe e mezzi militari di Minsk non sono mai scesi in campo, anche perché un’entrata in guerra della Bielorussia avrebbe compromesso la già complicata posizione politica di Lukashenko, terrorizzato da ribellioni interne eventualmente spinte dagli arcinemici polacchi e britannici.

Così, adesso, Lukashenko esorta Russia e Ucraina a sedersi al tavolo dei negoziati “senza precondizioni”. Perché a suo avviso “oggi puoi parlare con l’Ucraina e raggiungere accordi di pace. Intendo la Russia. Dopo la cosiddetta controffensiva, la situazione cambierà“, ha detto. In ogni caso, secondo il presidente bielorusso, già “ci sono molti segnali che in autunno la situazione cambierà e inizieremo a parlare al tavolo dei negoziati. Forse non a settembre, più tardi, ma in autunno”.

Mentre sul possibile uso delle armi nucleari russe che verranno dispiegate in territorio bielorusso entro la fine di quest’anno, Lukashenko ha rassicurato: “Non abbiamo intenzione di attaccare né gli Stati Uniti, né la Germania, né la Gran Bretagna. In generale, non intendiamo attaccare nessuno con l’uso di armi nucleari”. Infine una precisazione sul capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin. Lukashenko ha detto che non si trova in Bielorussia, ma “è a San Pietroburgo“.

Eugenio Palazzini

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Germano 6 Luglio 2023 - 4:01

Ha Ha Ha….che ridere ! Alza la voce con Putin ?

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