Roma, 6 gen – Caos in Messico dopo l’arresto di Ovidio Guzman-Lopez, figlio del celebre boss El Chapo. Ovidio Guzman, a sua volta narcotrafficante a capo di una fazione del cartello della droga già comandato dal padre, è stato condotto ieri in un carcere di massima sicurezza. Temendo reazioni di rappresaglia dei narcos, le autorità del governo dello Stato di Sinaloa e della città di Culiacan hanno subito sospeso le attività della pubblica amministrazione, chiuso le scuole e chiesto alla popolazione di non uscire da casa e chiudendo l’aeroporto di Culiacan.
Figlio di El Chapo arrestato, furia narcos
Azioni di rappresaglia che in parte c’erano già state. “Si stanno verificando incidenti e blocchi stradali in diversi punti della città, chiediamo alla cittadinanza di non uscire”, aveva infatti scritto su Twitter il ministro della Sicurezza di Sinaloa, Cristobal Castañeda.
Hombres armados, balaceras y vías bloqueadas. Así la situación en Culiacán, Sinaloa
(Vía @perezdiazmx) pic.twitter.com/7Y0ntECmjB
— Joaquín López-Dóriga (@lopezdoriga) January 5, 2023
Ma era solo l’inizio, perché nelle ore successive i narcos legati al figlio di El Chapo hanno letteralmente messo a ferro e fuoco diverse zone dello Stato di Sinaloa. La gang di Guzman, chiamato “Il topo”, ha incendiato automobili, organizzato posti di blocco e assaltato l’aeroporto di Culiacan, dove hanno addirittura aperto il fuoco contro due aerei. Uno di questi ultimi era in fase di decollo e diretto nella capitale Città del Messico. Diversi video postati sui social immortalano i passeggeri che cercano di ripararsi sotto i sedili. Negli assalti dei narcotrafficanti sono morti tre agenti di sicurezza e ferite 18 persone.
BREAKING: Passengers onboard an Aeromexico flight duck for cover after it was shot at in Culiacan, Mexico. At least one bullet hit the fuselage in the moments after El Chapo's son was captured. pic.twitter.com/HYPYDF58xX
— Sam Sweeney (@SweeneyABC) January 5, 2023
L’arresto di Ovidio Guzman
Ovidio Guzman-Lopez è stato arrestato in un blitz delle forze dell’ordine messicane, iniziato ieri alle 5 del mattino. Un’operazione condotta da agenti della Guardia nazionale insieme a uomini del ministero della Difesa. “Si è trattato di un colpo importante a una sezione del ‘Cartello del Pacifico’”, ha dichiarato il ministro della Difesa, Luis Cresencio Sandova. La stampa messicana fa presente che l’arresto del boss è avvenuto a soli quattro giorni dalla visita in Messico del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che parteciperà al decimo vertice dei Leader dell’America settentrionale insieme al primo ministro canadese Justin Trudeau e al presidente messicano Andrés Manuel López Obrador.
Gli Stati Uniti avevano posto una taglia di cinque milioni di dollari sul figlio di El Chapo. Nel 2019, la giustizia Usa, presso il tribunale del Distretto di Columbia/Washington, lo aveva accusato di traffico di cocaina, metanfetamine e marijuana.
Eugenio Palazzini
1 commento
quando lo stato ha a che fare con delle carogne,
deve essere PIU’ CAROGNA di loro.