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Francia, l'ex comandante dell’esercito: “Non possiamo più fronteggiare le rivolte”

by Alice Battaglia
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Parigi, 6 nov – Philippe de Villiers, già segretario di Stato nel secondo governo Chirac e membro dell’Assemblea Nazionale e poi dell’europarlamento, è uno storico protagonista della scena politica sovranista in Francia. Ma è anche il fratello del generale Pierre de Villiers, che dal 2014 al 2017 è stato alla testa delle forze armate francese nel ruolo di capo di stato maggiore dell’esercito.
Per questo non ha mancato di fare scalpore una sua recente rivelazione sullo stato sempre più preoccupante dell’ordine pubblico nel Paese. Invitato al dibattito televisivo della trasmissione “Le Terriens du Samedi”, in onda sabato 3 novembre, il de Villiers politico ha raccontato ciò che il De Villiers generale ha riferito a nientemeno che al presidente in carica, Emmanuel Macron: “Se le periferie daranno luogo a ulteriori e ancor più violente rivolte, non avremo modo di fronteggiarle: ci mancano i mezzi, ci mancano gli uomini. Ѐ questa la realtà della situazione politica francese”.
Un quadro ben delineato e drammatico, quello descritto da De Villiers, che dipinge una Francia incapace di fare fronte al dilagare dell’illegalità nelle periferie multietniche. Sono dichiarazioni forti, che arrivano ad appena due giorni di distanza dalle rivolte di Halloween ispirate dal film “Il Giorno del Giudizio”. E che confermano ciò che l’ex ministro dell’Interno Gerard Collomb, recentemente dimissionario, ha espresso in una intervista apparsa su Valeurs actuelles. Alla domanda “quanta parte di questa preoccupante situazione interna è da ricondursi all’immigrazione?”, Collomb ha risposto così: “Moltissimo. Le comunità in Francia sono sempre più aggressive le une con le altre. Non voglio spaventare la gente, ma temo che entro cinque anni la situazione rischi di essere irreversibile”. Già durante la sua cerimonia di abbandono della carica ministeriale, Collomb aveva evocato lo spettro di una guerra civile nel proprio Paese. I fatti recenti, dall’emergenza criminalità nel Midi alle rivolte contro la polizia esplose nelle banlieues la notte di Halloween, non fanno che dare corpo a questi timori.
Alice Battaglia

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