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Francia, i pusher chiedono ai saccheggiatori di fermare le violenze. “Dobbiamo spacciare”

by Cristina Gauri
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Roma, 5 lug — Ferita nel profondo, la Francia ritorna alla normalità, se così si potrà ancora chiamare, dopo sei giorni di devastazioni e saccheggi, due morti e miliardi di danni provocati dai «nuovi francesi» mossi dal pretesto dell’uccisione del 17enne Nahel. Secondo Rudy Manna, portavoce del sindacato di polizia Alliance Sud, questa tregua sarebbe il risultato degli sforzi congiunti delle forze dell’ordine d’Oltralpe, impiegate da giorni a sedare le sommosse. Ma è solo merito della polizia?

Francia, i pusher ai rivoltosi: lasciateci lavorare

Secondo Frédéric Ploquin, specialista in criminalità organizzata, vi sarebbe dell’altro. Gli spacciatori, ad esempio, i cui interesse sarebbero congiunti, per pura casualità, con quelli  delle autorità per il ripristino dell’ordine pubblico. Sì perché i saccheggi, i roghi, gli assalti degli ultimi giorni non avrebbero giovato agli affari dei pusher. La forte presenza delle forze dell’ordine nelle strade, che rende più difficoltosa la circolazione della merce, avrebbe comportato un inevitabile calo della clientela e quindi del giro d’affari dei narcotrafficanti.

«In fondo gli spacciatori sono persone pragmatiche, sono commercianti — sicuramente clandestini, ma comunque commercianti. E come i commercianti, non amano vedersi rompere le uova nel paniere», ha spiegato a Lyon Capital. Il sindacalista Manna conferma la teoria del criminologo. «Gli spacciatori hanno chiesto ai saccheggiatori di fermare la violenza nelle strade per poter riprendere il traffico di droga», ha spiegato oggi a CNEWS. «Non potevano più lavorare».

Si contano i danni

Nel frattempo, dopo sei notti di rivolte, in Francia si fa un primo bilancio dei danni. Secondo l’autorità dei trasporti nella regione parigina de l’Ile-de-France, i danni per i trasporti pubblici ammontano a 20 milioni di euro. In un’intervista a Le Parisienne, Geoffroy Roux de Bézieux, dirigente dell’associazione degli imprenditori francesi Medef, ha stimato i danni alle imprese in almeno un miliardo di euro, a cui va sommato il danno d’immagine al turismo internazionale. Oltre 200 negozi sarebbero stati completamente saccheggiati, 300 agenzie bancarie devastate, 250 tabaccherie colpiti con attacchi «di una violenza assoluta. È stato rubato tutto, anche i registratori di cassa, prima di mettere a fuoco per distruggere», ha spiegato.

Cristina Gauri

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2 comments

fabio crociato 5 Luglio 2023 - 9:09

Non è certo una novità che balordi indegni ed infami siano parti del sistema, del Pil e dello sfascio degli avversari migliori.

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Mar 5 Luglio 2023 - 11:23

Quando succedono queste cose così come gli attacchi terroristici Il danno d’immagine è sicuramente notevole ed il turismo ne risente. Personale ho cancellato tutta l’ Africa come metà turistica ormai da tempo. da un po’ ho eliminato pure molte città francesi ed il belgio, penso che pure Berlino non mi vedrà più. Monaco nel 2016 mi ha spaventata … Come mi giravo vedevo un burca . E per quanto continuavo a ripetermi che sotto c’erano solo povere donne ogni volta mi spaventavano a morte.

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