Parigi, 30 giu – In Francia è polemica per l’elezione di un sindaco sospettato di essere un terrorista islamico. L’uomo in questione è Abdelaziz Hamida, un francese di origine marocchina, che domenica scorsa è diventato il primo cittadino di Goussainville, città di oltre 30 mila abitanti dell’Ile-de-France. Non proprio un paesino, ma una cittadina di un certo rilievo nel dipartimento della Val-d’Oise. Abdelaziz Hamida ha sconfitto il sindaco uscente, Alain Louis, con il 38,58% dei voti. Il franco-marocchino si è presentato a capo di una lista civica il cui slogan era “l’audacia del rinnovamento”.
Hamida sarebbe registrato come “Fiche S”
Hamida si descrive come “un uomo libero”, un “imprenditore di 43 anni legato al territorio”, titolare di una laurea conseguita a Parigi ed ex presidente della squadra di calcio di Goussainville. Insomma un classico candidato “civico”. Eppure, stando ad un’inchiesta uscita sull’Express meno di un anno fa, Hamida sarebbe in realtà un islamista radicale. A dimostrarlo ci sarebbe una sua registrazione come “Fiche S”, la dicitura che indica le persone potenzialmente più pericolose in Francia. Non comporta l’arresto, ma è appunto una misura che molto spesso è utilizzata per indicare i potenziali pericoli per la sicurezza nazionale, molto diffusa tra i possibili terroristi islamici.
Abdelaziz Hamida est le nouveau maire de #Goussainville, élu à l’issue d’une triangulaire dans cette ville de 30 000 habitants. Il est fiché S pour islamisme. #Municipales2020 pic.twitter.com/hWNlnkXKgP
— Damien Rieu (@DamienRieu) June 29, 2020
“Vicino al movimento fondamentalista Tabligh”
Abdelaziz Hamida, stando a quanto riportato dall’Express che cita fonti di polizia, sarebbe “noto per essere molto vicino al movimento fondamentalista Tabligh, organizzazione che viene menzionata nel fascicolo giudiziario relativo a Lunel, una cellula jihadista responsabile della partenza di molti giovani francesi di origine araba per la Siria e l’Iraq negli anni 2014-2015″. Il neo sindaco di Goussainville ovviamente nega tutto e ha già annunciato di aver sporto denuncia per diffamazione, con processo previsto per settembre. Se venisse confermato il suo legame con l’islamismo radicale, si aprirebbe uno scenario inquietante, in merito al livello di infiltrazione dell’integralismo islamico all’interno delle dinamiche politiche francesi.
Davide Romano
3 comments
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E i francesi si sentono spesso anche tanto fighetti!!.Tra un po’ non potranno girare per strada senza velo islamico e già ad oggi hanno delinquenti musulmani armati di mitra come si è visto da poco a Digione!!