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La Francia in ostaggio, l’allarme: “150 zone in mano agli immigrati”

by La Redazione
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Roma, 2 feb – Interi quartieri della Francia, non solo della giustamente celebrata Ville Lumiére, sono divenuti oramai ostaggio degli islamici. Ad indicarlo è un recente documento diffuso dal ministro dell’Interno transalpino, Cristophe Castaner, ai prefetti.

La Francia in ostaggio degli islamici

Secondo questo rapporto redatto dal Dgsi – Direction générale de la sécurité intérieure – sono state individuate ben 150 zone a predominio islamico, cioè vere e proprie enclave in cui lo Stato non solo è assente, ma non è in grado di esercitare le sue funzioni. Queste enclave sono abitate da immigrati provenienti, in prevalenza, dal nordafrica e dall’Africa sub-sahariana, molti dei quali anche di terza generazione.

Il loro radicamento è così capillare che l’azienda di trasporti pubblici, la Ratp, ha dovuto assumere dipendenti legati ad ambienti islamici gli unici in grado di guidare in quelle zone senza essere presi a sassate. In queste enclave la disoccupazione giovanile ha oramai raggiunto il 60% e il traffico di droga, la prostituzione, la ricettazione, gli scontri tra bande sono la quotidianità.

Donne francesi sotto assedio

La drammatica situazione in cui vive la Francia è stata anche confermata dal periodico Le Parisien, secondo il quale nel quartiere di Chapelle-Pajol, zona est di Parigi, le donne occidentali sono continuo bersaglio di molestie e insulti a causa sia del loro sesso che per i propri costumi. Molte donne sono state costrette a trasferirsi e altre non potendo farlo escono accompagnate.

Anche diverse città del dipartimento del Nord, come Maubeuge, sono oramai ostaggio della maggioranza musulmana. Per esempio l’Unione dei democratici musulmani francesi (UDMF) ha ottenuto il 40% dei voti in un seggio elettorale. E che dire delle enclave dell’islam salafita, come l’Alta Savoia, Annemasse, Bourg-en-Bresse, Oyonnax e persino Bourgoin-Jallieu?

Roberto Favazzo

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2 comments

Carl von Clausewitz 2 Febbraio 2020 - 12:33

Purtroppo non ho ancora avuto il tempo di leggere “Soumission” di Michel Houellebecq (Flammarion, 2015)… ma, ‘nomen omen’ (e un’ombra di paura compare)… leggo articoli del genere e scopro i miei lati peggiori, ma non posso palesare del tutto i miei pensieri (oggi – che, mi dicono, abbiamo raggiunto l’apice della democrazia – non siamo piu’ liberi di esprimerci)…

e poi, a proposito di ‘sottomissione’, devo aver scoperto l’acqua calda con queste citazioni
+ dal vocabolario Treccani: <>
+ dal vocabolario De Agostini: <>

non vinceranno la guerra utilizzando carri armati, cannoni, missili o sofisticati e costosi armamenti, ma semplicemente accoppiandosi… cosa puo’ fare un solo PzKpfw VI contro cento M4?

Ringrazio per l’attenzione

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Fabio Crociato 2 Febbraio 2020 - 1:15

L’ onda lunga dei passaporti di quel “genio” di De Gaulle…

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