La polizia tedesca ha dichiarato che il richiedente asilo, diciottenne, ha prima rinchiuso in una stanza un disabile di 59 anni stuprandolo, per poi violentarne un altro, in una stanza attigua. La moglie di 87 anni di uno dei due, sopraggiunta sul posto, sarebbe poi stata uccisa secondo l’accusa sempre dal somalo.
L’orribile crimine sarebbe avvenuto il 22 ottobre 2016 e l’imputato è attualmente detenuto in custodia in un ospedale psichiatrico tedesco, in attesa del processo. Ma a rendere ancora più agghiacciante il crimine commesso è il silenzio mediatico internazionale che sin qui lo ha di fatto coperto.
Eugenio Palazzini
1 commento
Per caso è uno di quelli che era stato importato con i corridoi aerei dal “governo” Conte & c?