Roma, 21 nov – Quattro agenti della Guardia di frontiera israeliana feriti e uno morto. E’ questo il bilancio dell’attacco avvenuto stamani a Gerusalemme, nella Città Vecchia, nei pressi del mercato arabo che costeggia il Muro del Pianto.
Attacco a Gerusalemme, ucciso anche un assalitore
Un assalitore, armato di fucile e coltello, è stato ucciso dalla polizia. Un altro è riuscito a fuggire. Le forze dell’ordine hanno chiuso l’area in cui si è verificata l’aggressione, mentre un portavoce di Hamas, Hazem Qassem, parla di “gesto eroico”.
“La nostra Città santa – ha detto Qassem – continuerà la lotta fino all’espulsione dell’occupante”. Secondo Hamas questo è il “prezzo” per le azioni di Israele a Gerusalemme. “L’eroica operazione è un monito al nemico criminale e al suo governo, perché devono fermare gli attacchi alla nostra terra e ai nostri luoghi santi”. La Jihad islamica afferma che l’attacco – il secondo in pochi giorni – è dovuto al “moltiplicarsi degli episodi di terrorismo da parte dei coloni e dei soldati israeliani in Cisgiordania e le demolizioni di case palestinesi a Gerusalemme”.
“Era armato di fucile e coltello”
Stando a quanto riportato dal quotidiano Haaretz, l’assalitore ucciso sarebbe un 42enne palestinese residente nel quartiere di Shu’hafat. Il Jerusalem Post scrive che era travestito da ebreo ortodosso, armato di fucile d’assalto e di coltello. Il ministro dell’Interno di Tel Aviv, Omer Barlev, è convinto che il 42enne fosse un militante di Hamas la cui famiglia si è recentemente trasferita all’estero. “Il terrorista era un membro del ramo politico di Hamas che pregava regolarmente nella Città Vecchia. Sua moglie è fuggita all’estero tre giorni fa e ha usato armi standard che non sono comunemente disponibili in Israele”, ha dichiarato Barlev.
Si tratta, come detto, del secondo attacco in pochi giorni a Gerusalemme. ll 17 novembre scorso, un 16enne palestinese si è scagliato contro due agenti israeliani, per poi essere ucciso dalle forze dell’ordine.
Eugenio Palazzini