Ottenere quindi con il voto una larga maggioranza permetterebbe alla May di agevolare il cammino verso l’uscita definitiva dall’Ue. Domani quindi il leader conservatore chiederà l’autorizzazione al Parlamento per il voto anticipato rispetto alla scadenza del 2020. I laburisti si sono già dichiarati favorevoli alla decisione e quindi pronti a votare la mozione in Parlamento, sicuri di poter offrire all’elettorato “un’alternativa ai Tories”.
La leadership di Jeremy Corbyn ha però portato il Partito Laburista a un crollo di consensi con un rischio batosta non indifferente. E’ quindi probabile che il 9 giugno la Gran Bretagna si ritroverà divisa tra Scozia a guida nazionalista e Inghilterra con maggioranza schiacciante del Partito Conservatore. Theresa May ha ammesso di aver più volte escluso le urne negli scorsi mesi, specificando però che adesso si tratta di un passaggio fondamentale per “garantire subito certezze al Paese”.
Eugenio Palazzini