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Gran Bretagna, pochi medici di base per vaccino anti-Covid: priorità alle minoranze etniche

by Ilaria Paoletti
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Londra, 12 dic – Molti medici di base in Gran Bretagna hanno rifiutato di somministrare il vaccino anti-Covid perché hanno già troppo lavoro: quindi nel Servizio sanitario nazionale e ai medici restanti, è stato detto di dare la priorità ai pazienti anziani e appartenenti a minoranze etniche e a coloro che hanno condizioni precarie, qualora ci fosse una domanda superiore alle aspettative.

Dozzine di medici dicono “no” al vaccino anti-Covid

I medici di base di 280 località in Gran Bretagna dovrebbero iniziare a somministrare il vaccino dalla prossima settimana, questo secondo il Daily Mail, quindi aumenteranno le pratiche in tutto il Paese che nel corso di tutto dicembre. Ai medici è stato detto quindi di iniziare a contattare i pazienti (lo riporta il Times), ma c’è molta preoccupazione riguardo al fatto che dozzine di dottori di base abbiano deciso di non prendere parte al programma a poiché “la loro mole di lavoro è già troppo pesante“.

Le regole per dare il vaccino dell’Nhs

Gli ambulatori che partecipano al programma riceveranno 975 dosi del vaccino Pfizer / Biontech, che dovrà essere utilizzato entro tre giorni e mezzo per aderire ai requisiti normativi stabiliti dall’MHRA, l’ente regolatore dei medicinali del Regno Unito. I capi del Servizio sanitario nazionale britannico (Nhs) hanno informato che se ci fossero più di 975 ultraottantenni che desiderano prendere il vaccino, i medici dovranno dargli priorità. La guida ha aggiunto che i medici dovrebbero considerare le malattie preesistenti e l’etnia di un paziente: se appartiene ad una minoranza etnica acquisirà una priorità.

Il monitoraggio sul vaccino e la “difesa” dei medici

L’Nhs ha anche introdotto una nuova regola, che prevede che ogni ricevente venga monitorato per 15 minuti dopo aver ricevuto l’iniezione, dopo che due membri del personale ospedaliero hanno avuto una reazione allergica ad esso. La dott.ssa Julia Patterson, di Everydoctor, ha dichiarato: “Non ho parlato con un solo medico che non voglia prendere parte al lancio del vaccino; i professionisti medici sono perfettamente consapevoli dell’importanza delle vaccinazioni. Tuttavia, i PCN in alcune aree potrebbero essere semplicemente costretti a rinunciare per mantenere attivi i normali servizi per i pazienti e mantenere i loro pazienti al sicuro questo inverno”.

Ilaria Paoletti

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