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Guida ubriaco, gli agenti lo fermano: lui mette il cane al volante. “Colpa sua, guidava lui”

by Cristina Gauri
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Roma, 18 mag — Un uomo alla guida in stato di ebbrezza ha cercato di «depistare» gli agenti che lo avevano fermato… mettendo il proprio cane al volante e spostandosi sul sedile del passeggero. I tutori dell’ordine, ahimè, non gli hanno creduto. È accaduto il 1 maggio scorso a Springfield, nel Colorado.

Mette il cane al volante per sfuggire all’arresto

A riferire della scena alquanto grottesca è stato proprio il poliziotto a guardia del posto di blocco che aveva fermato il guidatore. Quest’ultimo, completamente ubriaco, dopo aver arrestato la corsa del veicolo aveva afferrato il cane piazzandolo al posto di guida e scivolando dalla parte del passeggero. Poi, interrogato sulla quantità di alcol ingerita, aveva tentato bellamente di tagliare la corda, ma è stato catturato dopo una fuga di 20 metri.

L’arresto

Il dipartimento di Polizia di Springfield ha riportato l’episodio diffondendolo sul proprio canale Facebook. «Intorno alle 23:30 la polizia di Springfield ha effettuato un blocco del traffico su un veicolo che viaggiava a 52 miglia all’ora in una zona di 30 miglia all’ora vicino alla 7th e Main Street. L’autista ha tentato di cambiare posto con il suo cane che era sul sedile del passeggero, mentre l’ufficiale dell’SPD si avvicinava e osservava l’intera scena», si legge nel comunicato. Dagli accertamenti compiuti dalle forze dell’ordine è emerso che l’uomo era gravato dal alcuni precedenti penali. E’ pertanto stato arrestato e tradotto «nella prigione della contea di Baca per guida sotto l’effetto di alcol e/o droghe, guida con capacità ridotta, eccesso di velocità 20-24 e resistenza all’arresto».

Il cane sta bene

La notizia, dopo essere stata condivisa sui social dalla polizia, è divenuta subito virale, scatenando un’orda di commenti ironici degli utenti, preoccupati per la sorte del cane e chiedendosi chi se ne fosse preso cura dopo l’arresto del guidatore. Tanto che gli agenti si sono sentiti in dovere di aggiungere al post: «Il cane è stato affidato a un conoscente dell’autista perché si prendesse cura di lui mentre era in prigione. Il cane non deve affrontare alcuna accusa ed è stato lasciato andare solo con un avvertimento».

Cristina Gauri

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