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Iran: quarant’anni di rivoluzione nel nome della sovranità nazionale

by Alberto Palladino
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Teheran, 13 feb – Nei scorsi giorni si è celebrato lo storico anniversario del quarantennale della rivoluzione islamica iraniana. Il primo di febbraio del 1979, dopo quasi sedici anni d’esilio in Francia, la guida suprema della rivoluzione torna in Iran. Ruḥollāh Moṣṭafāvī Mōsavī Khomeynī scende la scaletta dell’aereo Air France sorretto dal pilota e sancisce il cambio epocale nella politica iraniana e di tutto il medio oriente.

celebrazioni IranDopo quarant’anni sembra che la rivoluzione goda ancora di ottima salute. Con l’affacciarsi nella società iraniana delle prime generazioni post rivoluzione i valori e i sentimenti scatenati in quei fatidici giorni non sembrano risentire del tempo.

Di certo le difficoltà, economiche e geopolitiche, affrontate fino ad oggi dalla Repubblica Islamica Iraniana pesano sul bilancio complessivo, ma sono da addebitarsi alla costante aggressione veicolata dagli Usa in primis e oggi dall’Arabia Saudita con la sua filiera di alleati.

Le sfide dell’Iran oggi sono cruciali e strategiche, in una politica che deve dialogare tra moderati e patrioti, si sta costruendo un progetto di sovranità assoluta che passa per i punti cardine dell’autosufficienza energetica – rappresentata dal nucleare civile iraniano –  e dalla ricerca di nuovi approvvigionamenti ancora non sfruttati, come quelli del golfo persico.

La battaglia geopolitica, inoltre, negli ultimi sei anni ha visto la repubblica islamica fulcro della ristrutturazione del medio oriente minato profondamente dalla crisi siriana.

Una rivoluzione totale

rivoluzione iran 2Tuttavia è nella capacità d’aver saldato i principi politici e strategici della rivoluzione con quelli morali e spirituali il vero miracolo dell’azione rivoluzionaria iraniana come sottolineano le parole del comandante delle ‘Forze Qods’ dei Guardiani della Rivoluzione Islamica (Pasdaran), Generale Hajj Qassem Soleimani, nella celebrazione del 40° anniversario della Rivoluzione Islamica: “Oggi la protezione della religione e dei valori religiosi senza la protezione dell’ordinamento islamico (la Repubblica Islamica) e la protezione dell’ordinamento islamico senza la protezione dei valori religiosi non è possibile. Si tratta di due aspetti congiunti e indivisibili.”

Intanto in centinaia di città iraniane, nonostante il freddo delle aree montane, migliaia cittadini sfilano nelle strade sventolando il tricolore.

Dopo quarant’anni il volto della rivoluzione di Khomeini appare più che in salute, e si rispecchia sopratutto nella generazione di domani, che forse non vide scendere la guida suprema dal famoso aereo, ma di certo porte a termine il suo mandato spirituale.

Alberto Palladino

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