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Iran: ecco come uno Stato sovrano protegge i propri confini

by La Redazione
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Teheran, 20 lug – La Guida Suprema dell’Iran, l’ayatollah Khamenei, ha più volte ribadito che per i nemici è finito il tempo del “colpisci e fuggi”, come avvenuto invece in altre situazioni, tra le quali l’abbattimento nel 1988 da parte dell’incrociatore americano Vincennes del volo civile Iran Air 655, e in questi ultimi mesi l’Iran ha dimostrato di essere pienamente in grado di rispondere alle provocazioni degli Stati Uniti e dei suoi alleati, nonché di proteggere i propri confini, definiti la linea rossa dal generale Hassan Salami, comandante del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione. Dopo che gli Stati Uniti si sono unilateralmente ritirati dall’accordo sul nucleare e hanno imposto nuove e più pesanti sanzioni all’Iran, la tensione nella regione è andata aumentando, in particolare nel Golfo Persico, anche per effetto dell’aumento della presenza militare statunitense.

Trump e le fake news di regime sull’attacco all’Iran

Il 20 giugno il Corpo dei Guardiani della Rivoluzione afferma di aver abbattuto un drone spia statunitense che aveva violato lo spazio aereo della Repubblica Islamica, il giorno seguente i pezzi del drone vengono recuperati ed esposti a Teheran. In conseguenza di questo evento Trump sostiene di aver fermato un attacco all’Iran dieci minuti prima del suo inizio, in realtà il segretario di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in una recente intervista ha rivelato che l’Iran aveva mandato un messaggio agli Stati Uniti affermando che qualsiasi attacco fosse stato perpetrato contro uno qualsiasi dei bersagli in Iran, l’Iran avrebbe risposto attaccando le postazioni statunitensi nella regione, “è dopo aver ricevuto questo messaggio che Trump ordina di fermare l’attacco”.

Il sequestro della petroliera da parte della Marina britannica

Il 4 luglio la Marina inglese sequestra nei pressi dello Stretto di Gibilterra una petroliera che trasporta petrolio iraniano, accusando gli iraniani di rifornire illegalmente la Siria in violazione delle (criminali) sanzioni dell’Unione Europea contro la Siria, accuse smentite dall’Iran, tuttavia le autorità dello Stretto hanno esteso il blocco di altri trenta giorni.

Khamenei: “Quello del Regno Unito un atto di pirateria”

In un discorso tenuto il 16 luglio, la Guida Suprema dell’Iran, l’ayatollah Khamenei, ha definito l’azione della Gran Bretagna un atto di pirateria e ha affermato che l’Iran ha continuato a rispettare l’accordo sul nucleare, nonostante i partner europei, tra cui il governo britannico, abbiano violato il piano d’azione internazionale, chiedendo tuttavia all’Iran di mantenere gli impegni e, ora che ha iniziato a ridurli, “le autorità europee chiedono con insolenza di rispettare l’accordo”, quando in realtà loro stesse non hanno rispettato i loro undici impegni. La Guida Suprema ha inoltre aggiunto: “Abbiamo appena iniziato a ridurre alcuni dei nostri impegni e questo processo continuerà sicuramente”, e criticando severamente il governo britannico ha dichiarato: “Costoro, i cui crimini sono palesi a tutti, hanno rubato con un atto di pirateria la nostra petroliera, cercando di farla sembrare un’azione legale. Tuttavia le autorità devote alla Repubblica Islamica non lasceranno questo atto senza risposta e nel momento e nel luogo opportuno risponderanno”.

La bufala del drone abbattuto dagli Usa

Il 18 luglio Trump afferma che un missile partito da una nave militare americana, l’Uss Boxer Lhd-4, ha abbattuto un drone iraniano, tuttavia la notizia è stata smentita dalle autorità iraniane e il Corpo dei Guardiani della Rivoluzione ha diffuso il giorno dopo alcuni video ripresi dal drone che gli americani sostengono di aver abbattuto e che riguardano proprio la USS Boxer.

L’Iran ferma una petroliera britannica

Ieri sera, la Marina del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione annuncia di aver fermato una petroliera britannica, la Stena Impero, per aver violato alcune norme internazionali di navigazione, e questo nonostante la petroliera fosse accompagnata dalla nave da guerra britannica HMS Montrose. La petroliera è stata guidata verso il porto iraniano di Bandar Abbas per dei controlli.

Hanieh Tarkian

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4 comments

rino 20 Luglio 2019 - 2:09

Grande Iran! ☫

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Jos 20 Luglio 2019 - 2:32

trump temeva di perdere qualche soldatino..in quel caso, le famiglie americane, lo avrebbero crocifisso.. tramite il partito democratico/ stampa americana..

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jenablindata 20 Luglio 2019 - 3:14

non ho simpatia per l’iran.
ma ne ho ancora meno per chi fa il prepotente in casa d’altri.
e visto come si comportano l’america,l’inghilterra e la ue,
fanno bene a mostrare i denti:
perchè da sempre…
il potere rispetta solo la forza,e da sempre se ti fai pecora il lupo ti mangia.

l’iran e la corea del nord
hanno visto il trattamento riservato all’iraq e alla libia:
e hanno imparato
come si deve trattare,con quel genere di antagonisti…
gentilmente ma fermamente,e possibilmente con un bel randellone stretto in mano.

e sai che c’è?
hanno ragione loro.

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paleolibertario 22 Luglio 2019 - 2:02

Mi piacerebbe fare un pellegrinaggio politico in Iran. Un mio amico c’è stato: le cose sono molto diverse da quanto ci viene raccontato nell’occidente “progredito”…

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