Islamabad, 27 feb – Venti di guerra tra India e Pakistan, che ha annunciato di avere abbattuto due caccia indiani che erano entrati nel suo spazio aereo nel Kashmir e di avere arrestato un pilota che si era paracadutato a terra.
Il portavoce delle forze armate pakistane, il generale Asif Ghafoor ha riferito che gli aerei da guerra indiani avevano oltrepassato la Linea di controllo (LoC) che divide il Kashmir sotto l’amministrazione indiana da quello controllato da Islamabad. In un tweet, Ghafoor ha affermato che uno dei caccia abbattuti è precipitato nella zona pakistana, mentre l’altro in quella indiana. Un pilota indiano è stato arrestato dai militari pakistani, mentre altri due si trovano ancora nell’area.
Un portavoce del ministero degli Esteri pakistano ha invece riferito che “l’unico scopo dell’azione militare era dimostrare il nostro diritto, la nostra volontà e capacità di auto difesa“. Il portavoce ha aggiunto che il Pakistan “non intende” arrivare ad un escalation della situazione, ma è “pienamente preparato, se costretto”.
La battaglia sul confine
Poco prima dell’alba il Pakistan ha risposto al raid indiano di ieri sul suo territorio, con i suoi cacciabombardieri che hanno “violato lo spazio aereo indiano e condotto un attacco di rappresaglia”. L’India ha reagito con un nuovo attacco aereo e da parte di New Delhi non ci sono conferme dell’abbattimento dei due velivoli. In seguito ai raid ci sarebbero invece almeno quattro morti civili, compresi due bambini, tutti nel villaggio pachistano di Jaba.
Dopo di che sono cominciati anche attacchi di artiglieria nella zona di confine vicino alla città di Salkiok, alla frontiera fra il Punjab pachistano e il Kashmir indiano. I pachistani hanno reagito e ci sarebbe stato uno scontro anche fra le truppe dei due Paesi.
Due potenze atomiche che – ricordiamo – hanno già combattuto tre guerre dal 1947, quando sono diventati indipendenti dopo il dominio britannico.
Il segretario di Stato Usa: “Evitare altre azioni militari”
E’ intervenuto anche il Segretario di Stato americano Mike Pompeo che ha chiesto alle due parti di “evitare ulteriori azioni militari“. Washington (e non solo) teme che la situazione degeneri, anche in virtù del pressing dell’opinione pubblica, che chiede rappresaglie sempre più pesanti nei confronti del nemico storico.
Adolfo Spezzaferro