Roma, 16 mag – La guerra moderna, lo stiamo vedendo, viaggia ormai su più canali: dal fronte vero e proprio al finanziamento internazionale di armamenti, fino ad arrivare a sanzioni, propaganda e web. Proprio nella rete di quest’ultimo si gioca una battaglia navale fatta di attacchi hacker e domini oscurati. Ma se a venir colpiti sono i guardiani della sicurezza in rete?
É proprio quanto accaduto in queste ultime ore. La Polizia di Stato italiana ha infatti annunciato di essere stata presa di mira dal collettivo di hacker filorussi Killnet. Il sito internet della PS ha registrato un aumento anomalo del traffico di accessi che ha rischiato di portarlo al collasso e, nonostante si siano da subito attivate tutte le misure atte a limitare gli accessi degli IP sospetti, il sito ha registrato rallentamenti importanti nell’arco della giornata.
Killnet, gli hacker russi dichiarano guerra anche all’Italia
Da quanto si apprende dal canale Telegram dello stesso collettivo hacker, “we are Killnet”, che rivendica la paternità, l’azione si sarebbe compiuta in risposta alle dichiarazioni di diverse testate giornalistiche in merito al boicottaggio di Eurovision Song Contest. Secondo gli organi di PS l’attacco sarebbe stato opera di Killnet, prontamente fermato dagli agenti italiani come riportato dai media. Di tutt’altro avviso sono invece i pirati imputati del delitto telematico che, in risposta, affermano di non aver nulla a che fare con il sabotaggio ma, a questo punto, rilanciano dichiarando guerra informatica a 10 paesi considerati russofobi tra i quali: Usa, Gran Bretagna, Germania, Romania, Lituania, Estonia, Lettonia, Polonia, Ucraina e, non poteva mancare, l’Italia e la sua Polizia.
L’improbabile annuncio
“Il vostro sito ha smesso di funzionare”, annunciano gli hacker sfidando gli agenti informatici italiani a mostrare la stessa abilità nel risolvere il problema come fatto per l’Eurovision. Nel medesimo canale Telegram viene poi lanciato dai pirati putiniani una dichiarazione di guerra mediante un videomessaggio. “Oggi dichiariamo ufficialmente la guerra informatica ai governi di 10 Paesi. – recita il video di Killnet – Per due mesi abbiamo ricercato Stati che supportano i nazisti e la russofobia. È ora di distruggerli. I cittadini pacifici di questi Paesi non sono in pericolo. I governi di questi Paesi saranno liquidati“. Sicuramente siamo all’inizio di una bella gatta da pelare per le nostre guardie informatiche ma, molto probabilmente, una buona parte del popolo italiano potrebbe accogliere “con simpatia” questo improbabile annuncio di “liquidazione” della nostra classe dirigente.
Andrea Bonazza
4 comments
Hanno voluto la bicicletta… ora pedalino in un sistema aperto, pure nelle sabbie mobili prima di finire forse sulla cyclette. Mondo-raglio altro che “meta-verso”!!
in ucra non ci sono nazisti, ma nazidioti…
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