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La conferma: Salman Abedi, il kamikaze di Manchester, e la sua famiglia sono dell’Isis

by La Redazione
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Manchester, 25 mag. – Nella raffica di arresti delle persone legate a Salman Abedi, il kamikaze di Manchester, ci sono anche il fratello e il padre, entrambi arrestati a Tripoli  dalla Rada, la milizia che gestisce la sicurezza nella capitale libica. Poco prima dell’arresto il padre aveva dichiarato  in un’intervista a Bloomberg che il figlio era innocente. Una versione che contrata con quanto riferito dalla Nbc che ha citato una fonte dell’intelligence americana secondo cui proprio la famiglia del kamikaze aveva avvertito in passato le autorità britanniche della pericolosità del figlio. Ma la conferma dell’adesione di Salman Abedi all’Isis arriva dal fratello Ashem, anch’egli arrestato. Entrambi, ha confessato, avevano giurato fedeltà allo Stato Islamico.

La pista che gli inquirenti seguono, dunque, è quella libica. E il padre del kamikaze, Ramadan Abedi, o Abu Ismail come si suole chiamare un capofamiglia che abbia un primogenito maschio nel mondo arabo, pare fosse un elemento filo-alQaeda. Lo afferma Sky News Arabiya, citando proprie fonti e documenti dell’epoca di Muammar Gheddafi, aggiungendo che Abedi è stato “un componente del Libyan Fighting Group”. Inoltre Nbc sostiene, citando fonti dei servizi britannici, che la bomba con cui Salman Abedi si è fatto esplodere sarebbe stata fabbricata con dei materiali difficili da ottenere in Gran Bretagna. Il che proverebbe una rete jihadista organizzata che ha provveduto a una pianificazione dell’attentato.

E se in Libia sono stati arrestati il padre e il fratello del kamikaze, a Manchester il numero degli arrestati in relazione all’attentato è salito a sette, sei uomini e una donna. Ancora però non è stato identificato e arrestato l’artificiere che ha preparato la bomba con cui Salman Abadi si è fatto esplodere. Un ordigno preparato con cura anche se rudimentale, come spiega il New York Times, aggiungendo che l’esplosivo potrebbe essere stato trasportato in un barattolo di metallo, forse nascosto in uno zainetto e probabilmente attivato tramite un piccolo detonatore tenuto nella mano sinistra. Lo scopo della bomba era quello di causare il maggior danno possibile.

Intanto il governo britannico ha innalzato al grado “critico” il livello di allerta antiterrorismo. Segno che non è ancora finita. Questa mattina, alle undici, il Regno Unito osserverà un minuto di silenzio in memoria delle vittime di Manchester.

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