Parigi, 31 mag – Un’inchiesta del Wall Street Journal ha rivelato che l’intelligence francese, che agisce nell’area di Mosul dove è in corso la controffensiva dell’esercito iracheno contro l’Isis, avrebbe fornito una lista di cittadini francesi (qualche decina) che si sarebbero uniti allo Stato islamico. I servizi segreti di Parigi avrebbero chiesto alle forze armate di Baghdad di uccidere tutti i foreign fighters partiti dalla Francia, anche ovviamente per evitare che possano tornare e colpire in patria.
“Affrontare i jihadisti francesi qui per non doverli affrontare in casa”, sarebbe questo l’obiettivo degli 007 transalpini. Non è certo una strategia nuova di per sé, più volte in passato Stati Uniti e Gran Bretagna, in particolare, hanno colpito all’estero con droni o attraverso le forze speciali impiegate sul campo, terroristi arruolatisi tra le fila jihadiste. Forse per la prima volta però servizi d’intelligence europei hanno deciso di non “sporcarsi” direttamente le mani, affidando all’esercito di un altro Paese il compito di eliminare dei connazionali che temono possano poi compiere attentati in Europa.
C’è di più però, un funzionario francese dell’antiterrorismo ha dichiarato al Wall Street Journal che: “Se qualcuno (di questi jihadisti francesi ndr.) è vivo, in prigione, perché si è arreso, sarà condannato a morte in Iraq per essersi unito allo Stato Islamico, e la Francia non interverrà. È una soluzione conveniente”.
1 commento
Finalmente qualcuno comincia a ragionare… a quando anche l’Italia farà lo stesso?