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La longa manus degli Emirati sulle centrali solari di Togo e Costa d’Avorio

by Giuseppe De Santis
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Roma, 15 apr – Sono sempre di più i Paesi africani che puntano sul solare per fornire elettricità a chi ne è privo e questo non è sfuggito al governo degli Emirati Arabi Uniti, che punta ad aumentare la sua influenza nel continente nero finanziando e costruendo centrali solari. Un coinvolgimento particolarmente evidente in Costa d’Avorio e Togo.

Come gli Emirati “si prendono” Costa d’Avorio e Togo

La Costa d’Avorio si è posta come obiettivo quello di produrre nel 2030 energia da fonti rinnovabili per una quota del 40% e per tale motivo il governo ivoriano ha firmato un accordo di collaborazione con la società emiratina Masdar   per costruire una centrale solare da 50 megawatt. Questo progetto non è un caso isolato, ma fa parte di un piano più ampio che si pone come obiettivo quello di costruire diverse centrali solari.

Per quanto riguarda il Togo, invece, a essere coinvolta nell’espansione della centrale solare situata a Blitta è un’altra società emiratina, la AMEA Power, la quale non solo punta a espandere la capacità di questa centrale da 50 a 70 megawatt, ma fornirà anche le batterie necessarie per accumulare l’elettricità prodotta e garantire la sua erogazione quando il sole non splende. Questa centrale solare fornirà elettricità a 222mila famiglie ivoriane e verrà finanziata con un prestito da 25 milioni di dollari erogato dall’Abu Dhabi Export Office. A dimostrazione del ruolo diretto del governo degli Emirati in determinati progetti in Africa che, con tutta evidenza, non hanno solo un valore strettamente economico.

Leggi anche: Somaliland, le mani degli Emirati sullo Stato africano che non esiste

Giuseppe De Santis

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