E invece il lassismo delle autorità svedesi e la politica dell’accoglienza a tutti i costi hanno fatto così che l’uomo continuasse a vivere nel territorio del paese scandinavo, nonostante la polizia ha ammesso in conferenza stampa che le sue “simpatie estremiste, tra cui l’Isis, erano note”.
L’attentatore è padre di quattro figli, cresciuti secondo i dettami dell’Islam radicale. È stato catturato due giorni fa a Märsta, un piccolo centro a 40 chilometri a nord di Stoccolma. Le forze dell’ordine svedesi nel frattempo hanno arrestato un’altra persona, oltre all’attentatore e le quattro fermate ieri. Identificate nel frattempo le vittime dell’attentato. Due svedesi, una donna belga e un cittadini britannico. Tra le vittime anche una ragazzina di soli 11 anni che stava tornando a casa da scuola. Il numero dei feriti è 15, 5 in condizioni gravi, tra cui anche un bambino.
Davide Romano