Vienna, 18 apr – La politica delle porte aperte a Vienna non è di casa. Il ministro dell’Interno di austriaco Herbert Kickl, del partito nazionalista Fpoe, ha annunciato ieri un pacchetto di misure restrittive nei confronti dei migranti e del diritto di asilo in Austria. Il provvedimento, che sarĂ varato dal parlamento entro l’estate, prevede la consegna da parte degli extracomunitari in arrivo di cellulari, smartphone e contanti fino a 840 euro alle autoritĂ di polizia.
Non è però una misura strettamente punitiva quella del governo austriaco, è un radicale cambiamento di impostazione nella politica dell’accoglienza sin qui adottata in Europa. I geolocalizzatori dei telefoni requisiti verranno infatti utilizzati dalle autoritĂ per verificare il percorso compiuto dai migranti per arrivare in Austria. Se dalla verifica sui cellulari risulterĂ che un migrante è stato in altri Paesi che fanno riferimento al regolamento di Dublino, verrĂ rimandato indietro.
Il ministro dell’Interno ha spiegato che si tratta di “una legge restrittiva e applicabile sui diritti degli stranieri”, per impedire gli “abusi” tipici del sistema d’asilo. Il piano del governo austriaco prevede inoltre espulsioni in tempi piĂą rapidi.
Alessandro Della Guglia
Glia austriaci hanno scelto dei politici che rappresentino i propri interessi. Hanno detto STOP alle ipocrisie, alle false accoglienze e alla sostituzione etnica. Si dimostrano uno stato di persone dal DNA ariano e non mentecattolico.
Mentecattolico è bellissima .. me la segno ??
Immigrati non migranti, vi prego.
Mmmmmm, dove potrebbero mandarli dunque? Mmmmm pensiamo un po’ dove finiranno…
Ottimo, mandarli indietro però significa….. una bella ammucchiata in italia!
Ecco .. impariamo dai cugini austriaci ( magari !)