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Liberal sull’orlo di una crisi di nervi: ora Trump può prendersi anche la Corte Suprema

by Alice Battaglia
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Washington, 30 giu – Non c’è pace per i progressisti americani, presi in un vortice di disperazione che dura ormai dall’elezione di Donald Trump. Mercoledì scorso uno dei giudici della Corte Suprema, Anthony Kennedy, ha annunciato che si ritirerà a vita privata alla fine di luglio. Kennedy, 81 anni, è stato nominato da Reagan nel 1985 ed è il decano tra i nove giudici della più alta corte federale degli Stati Uniti, i cui membri sono eletti a vita, con diritto di ritirarsi in ragione di salute o età, e vengono sostituiti per nomina diretta dal presidente degli Stati Uniti in carica.
Kennedy è un conservatore, ma le sue posizioni sono state spesso moderate e determinanti, ad esempio, in materia di aborto o diritti degli omosessuali: ecco perché i liberal statunitensi sono atterriti all’idea che la scelta del presidente in carica possa cadere su un giudice ultraconservatore, cosa che rafforzerebbe le posizioni dei repubblicani per i prossimi decenni.
Ed è per questa ragione che il noto attivista per i diritti degli afroamericani Samuel Sinyangwe ha suggerito in maniera non troppo sottile che il presidente Trump debba essere fermato “ad ogni costo”: dal suo profilo sulla piattaforma Twitter (con tanto di spunta blu per gli account certificati), Sinyangwe ha dichiarato che «la Corte Suprema è troppo importante. È tutto. Il popolo americano non dovrebbe permettere a Trump di nominare un altro giudice. Ad ogni costo».
Sinyangwe, cresciuto a Orlando (Florida) e laureato alla Stanford University nel 2012 con una tesi sull’impatto di razza e razzismo nel sistema politico statunitense, è presentato da Wikipedia come analista politico statunitense e attivista per i diritti delle persone di colore. Ma è soprattutto su ourstates.org, un sito che vanta tra i propri adepti numerosi attivisti della sinistra più radicale intenzionati a “bloccare l’agenda di Trump”, che il 27enne “combatte il razzismo attraverso politiche e strategie all’avanguardia”.
Naturalmente il militante ha cancellato quasi subito il proprio post, ma non abbastanza in fretta perché lo status non venisse immortalato in numerosi screenshots: forse sobillare le masse ai danni del proprio legittimo capo di Stato non è ancora considerata una politica sufficientemente all’avanguardia.
Alice Battaglia

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1 commento

Raffo 30 Giugno 2018 - 2:07

Quanto sono democratici questi ignobili radical chic simil piddini anti trump………indegni, impresentabili,razzisti e xenofobi contro la razza bianca………un giudice conservatore??? No,un giudice normale e misurato,che abbia un sano buonsenso………. A forza di proteggere ed arricchire froci,sodomiti, negritudine analfabeta varia ed ermafroditi vari gli USA sono divenuti una lurida latrina,peggio dell’Italia in alcuni casi……i servizi parziali e pseudo comunisti di skypd24 sull’argomento in oggetto sono inguardabili e ridicoli per quanto trasudano di comunismo e arroganza sinistra…….m……auguroni.

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