Roma, 28 giu – La Libia ha ufficialmente costituito il suo JRCC, vale a dire il centro di coordinamento congiunto di soccorso aereo e marittimo. La sua creazione è stata ufficializzata oggi, con registrazione presso l’Organizzazione Marittima Internazionale (International Maritime Organization – IMO), convenzione Onu competente fra le altre cose per gli standard SAR – Search and Rescue.
La Libia ha così, da oggi, ha una sua zona SAR ufficiale, che corre all’incirca dal confine con la Tunisia a quello con l’Egitto, spaziando a largo per diverse miglia nautiche. Ciò significa che in caso di difficoltà un’imbarcazione che incrocia in queste acque dovrà rivolgersi in via preventiva alla Guardia Costiera libica. Una novità importante, visto che in assenza della zona SAR i natanti hanno fino ad oggi fatto riferimento al centro di coordinamento di Roma.
Si prospetta dunque un’ulteriore stretta all’attività delle Ong, che giocavano sull’assenza di un coordinamento libico per recuperare gli immigrati direttamente dalle mani dei trafficanti e dirigersi senza troppe remore verso gli approdi italiani. Cade, in secondo luogo, una seconda scusante: con l’ingresso ufficiale nella convenzione IMO non sarà più possibile – come è avvenuto in passato con Proactiva Open Arms – che un giudice italiano dissequestri una nave, fermata con l’accusa di mfavoreggiamento dell’immigrazione clandestina – motivando la sentenza con il fatto che la Libia non può essere considerato un “porto sicuro”. Ora lo è, e convenzione alla mano tutti i “salvataggi” operati al largo del nordafrica dovranno poi far ritorno a Tripoli.
La Libia adesso è un porto sicuro: ora le Ong non hanno più scuse
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8 comments
Mi sembra che questo sia uno sviluppo decisamente importante!
Il grosso dell’immigrazione potrebbe cessare.
Stiamo a vedere…
Bravo Salvini il pd ha lasciato in eredità 5milioni di poveri e 600mila immigrati. Grazie BASTARDI!!!
[…] L’articolo La Libia adesso è un porto sicuro: ora le Ong non hanno più scuse proviene da Il Primato Nazionale. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({}); Share Facebook Twitter Google+ Pinterest WhatsApp Email Telegram Articolo precedenteA MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO IL PREMIER UNGHERESE ORBAN RIBADISCE LA LINEA DURA SULL’IMMIGRAZIONE: “FERMARE L’INVASIONE PER RESTAURARE LA DEMOCRAZIA” ilsudconsalvini var block_td_uid_5_5b35ebec530d2 = new tdBlock(); block_td_uid_5_5b35ebec530d2.id = "td_uid_5_5b35ebec530d2"; block_td_uid_5_5b35ebec530d2.atts = '{"limit":6,"sort":"","post_ids":"","tag_slug":"","autors_id":"","installed_post_types":"","category_id":"","category_ids":"","custom_title":"","custom_url":"","show_child_cat":"","sub_cat_ajax":"","ajax_pagination":"next_prev","header_color":"","header_text_color":"","ajax_pagination_infinite_stop":"","td_column_number":3,"td_ajax_preloading":"","td_ajax_filter_type":"td_custom_related","td_ajax_filter_ids":"","td_filter_default_txt":"Tutti","color_preset":"","border_top":"","class":"td_uid_5_5b35ebec530d2_rand","el_class":"","offset":"","css":"","tdc_css":"","tdc_css_class":"td_uid_5_5b35ebec530d2_rand","tdc_css_class_style":"td_uid_5_5b35ebec530d2_rand_style","live_filter":"cur_post_same_categories","live_filter_cur_post_id":9718,"live_filter_cur_post_author":"1","block_template_id":""}'; block_td_uid_5_5b35ebec530d2.td_column_number = "3"; block_td_uid_5_5b35ebec530d2.block_type = "td_block_related_posts"; block_td_uid_5_5b35ebec530d2.post_count = "6"; block_td_uid_5_5b35ebec530d2.found_posts = "2291"; block_td_uid_5_5b35ebec530d2.header_color = ""; block_td_uid_5_5b35ebec530d2.ajax_pagination_infinite_stop = ""; block_td_uid_5_5b35ebec530d2.max_num_pages = "382"; tdBlocksArray.push(block_td_uid_5_5b35ebec530d2); […]
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