Roma, 4 mag – Un incendio è scoppiato ieri sera, attorno alle 20, nella chiesa cattolica di Saint-Pierre-Saint-Paul nel centro di Lilla, in Francia.
Lilla, chiesa in fiamme
Le fiamme sono state domate dai vigili del fuoco ma i danni sono purtroppo rilevanti, in particolare al tetto della struttura religiosa. “Non ci sono rischi di crollo”, segnalano i pompieri. Il prefetto di Hauts-de-France ha parlato di una “possibile origine accidentale”, rilevando che l’incendio “è partito dalla sacrestia, che era chiusa” ed “è adiacente al contatore elettrico” della chiesa. Restano però diversi dubbi al riguardo, in attesa dell’apertura di un’apposita inchiesta giudiziaria.
Costruita in mattoni rossi in stile neoromanico, la chiesa di Saint-Pierre-Saint-Paul risale al XIX secolo. Recentemente però è “stata completamente ristrutturata, i lavori sono stati completati lo scorso luglio“, fa notare il sindaco di Lilla, Martine Aubry. Lavori che includevano “un aggiornamento agli standard elettrici“, spiega l’arcivescovo Laurent Ulrich, specificando che la sacrestia era “ben chiusa” dal tardo pomeriggio.
Incendie de l’église de Wazemmes – Lille pic.twitter.com/arAyhKWI4X
— Pierre-Antoine Watremez (@WatremezPA) May 3, 2021
Francia, il mistero delle chiese bruciate
Fin qui la cronaca, che non spiega tutto. Perché in Francia in meno di tre anni sono state colpite da incendi più di 20 chiese. Di questi, come appurato dalle inchieste effettuate dalla magistrato, sono stati 15 quelli di origine dolosa. Dunque nella gran parte dei casi qualcuno ha appiccato il fuoco, ovvero ha volontariamente cercato di mandare in fumo edifici religiosi cattolici. E sì, tutti ricorderanno la drammatica distruzione della cattedrale di Notre-Dame a Parigi, ma altri mirabili esempi dell’architettura religiosa francese hanno subito danni incalcolabili. Ne citiamo tre a titolo esemplificativo: la cattedrale di Nantes, la chiesa Santa Brigida a Plappeville e la chiesa di San Giacomo a Grenoble. Lo scorso anno un rapporto stilato dall’Osservatorio del Patrimonio Religioso (Opr) transalpino, evidenziava i principali danni causati a queste strutture.
E’ quindi inevitabile chiedersi: chi e perché attacca i luoghi della cristianità in Francia? Un’inchiesta del Sun ha rivelato che soltanto nel 2018 in Francia vennero vandalizzati 59 cimiteri e 875 chiese. Proprio il 2018 è stato forse l’anno più terrificante, con il ministero dell’Interno transalpino che recensì 1.063 “fatti anticristiani”: una media di 3 al giorno. Di questi il 98% contro bene materiali, tra chiese vandalizzate, danni a croci ed edicole votive, nonché cimiteri profanati. In pochissimi casi però sono stati trovati i responsabili. Soprattutto per quanto riguarda le chiese bruciate permane il mistero: chi e perché prova a distruggerle?
Eugenio Palazzini
1 commento
stop noticing things.
they are just cohencidence