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Londra, rimosso poster “sessista” della campagna anti-Covid: le donne puliscono, gli uomini sul divano

by Ilaria Paoletti
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Poster sessista

Londra, 28 gen – Il governo britannico ha ritirato un poster “sessista” parte della campagna “Stay at home” che ricorda le norme anti-Covid: le donne sono ritratte a fare i lavori di casa e gli uomini sono spaparanzati sul divano.

Poster “sessista”: le donne puliscono, gli uomini … 

Il poster mostrava una foto di una donna sdraiata tra le braccia di un uomo sdraiato su un divano, seguita da tre immagini di donne che si occupavano dei bambini e delle faccende di casa. Un’immagine raffigura una donna che stira mentre tiene in braccio un bambino, un’altra mostra una madre che istruisce i suoi figli a casa e un’altra, invece, mostra una donna che indossa guanti di gomma mentre sua figlia che spazza il pavimento.

L’ira delle femministe contro il poster

Inutile dire che questa rappresentazione “sessista” ha suscitato indignazione tra le femministe, che hanno protestato dicendo che non sono solo le donne a fare le faccende di casa e ad occuparsi dei bambini. Risultato: a causa della bufera sui social media, il governo ha ritirato il poster. L’editore Sharmaine Lovegrove ha twittato: “Le mamme non sono le uniche persone che si destreggiano tra casa, assistenza all’infanzia e lavoro. Questo atteggiamento fa schifo ed è totalmente Tory. “Le supposizioni su chi fa cosa nelle famiglie non aiutano, creano più invisibilità e giustificano attivamente la disuguaglianza“.

“Non riflette opinione del governo”

Il portavoce ufficiale del Primo Ministro ha dichiarato: “Il poster è stato ritirato e rimosso dalla campagna. Non riflette l’opinione del governo sulle donne, motivo per cui l’abbiamo ritirata”. L’annuncio, che invitava le persone a “restare a casa” e “salvare vite umane”, era stato originariamente pubblicato sulla pagina Facebook del governo prima di essere cancellato.

Le critiche sulla grafica “sessista” di Immuni

In questo tipo di polemiche noi italiani siamo stati pura avanguardia: già a giugno scorso l’app Immuni finì nella bufera a causa di una grafica “sessista”, poiché vi era ritratta una donna con in braccio un neonato mentre l’uomo era ritratto davanti allo schermo di un pc. Si scomodarono le migliori menti della nostra generazione, dalla Boldrini a Orlando del Pd, fino alla Concia e al buon Enrico Letta. La grafica fu sostituita da un’immagine in cui il padre si occupava del bebè. Sessista o no, l’app è stata un flop totale. Ah, le priorità petalose!

Ilaria Paoletti

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