La necessità di costruire la nuova barriera è motivata, secondo le autorità magiare, dal fatto che le nuove rotte dei clandestini si sono ormai spostate (proprio dopo la costruzione del primo muro) dal confine serbo appunto a quello croato. Per la costruzione sono stati impegnati agenti di polizia e militari.
“Budapest non vuole chiudere i confini, ma proteggere le frontiere dell’Ue“, ha spiegato Zoltan Kovacs, portavoce del governo.
L’Ue ha intanto fatto sapere di aver avviato contatto con le autorità locali, dato che l’Ungheria è membro Ue e aderisce all’accordo Schengen sulla libera circolazione. Una mossa, quella di Bruxelles, che non preoccupa il governo nazionalista di Orban: “E’ lasciata – spiegano infatti da Budapest – la possibilità di entrare legalmente”.
Intanto, nonostante i veti europei, sta prendendo corpo l’idea di replicare anche lungo il confine con la Slovenia.
Roberto Derta
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