Roma, 6 ago – Avete dedicato tutta la vostra vita alla carriera e dopo i 40 anni vi si è risvegliato di colpo l’istinto materno, ma il vostro apparato riproduttore si sta già avviando verso la pensione? Niente paura, ora con una piccola operazione (e staccando un cospicuo assegno) potete ritardare la menopausa anche di vent’anni. E’ questa la rivoluzione che promette la compagnia ProFam di Birmingham, in Gran Bretagna, leader nel campo della fecondazione assistita. Le “drogate di lavoro” quindi, le donne d’affari, tutte coloro che per scelta hanno sacrificato la maternità sull’altare del successo personale adesso hanno un’altro asso nella manica a disposizione, nel caso non si volessero perdere l’ultimo treno della fertilità.
La procedura
Il direttore dell’azienda Simon Fishel, esperto di fecondazione assistita e presidente dell’Uk Care Fertility Group, garantisce risultati straordinari con un intervento chirurgico di appena 30 minuti, operato da medici specialisti della fecondazione in vitro: un pezzo di tessuto ovarico viene prelevato da donne di età inferiore ai 40 anni, e lo stesso tessuto viene criogenato, poi scongelato alla bisogna e reimpiantato anche 20 anni dopo. Il tessuto ovarico più giovane dovrebbe riattivare la produzione di ormoni femminili e quindi bloccare la menopausa. Una delle conseguenze, quindi, sarà che anche donne in età molto avanzata potrebbero essere in grado di fare figli. Perché del resto, quale bambino non vorrebbe una madre ultrasessantenne, con il rischio di ritrovarsi orfano a 15 anni?
Va da sé che più giovane è il tessuto prelevato, più si allunga l’età fertile una volta reimpiantato nella paziente. L’intervento non richiede una successiva cura a base di ormoni, nessuna somministrazione di medicinali, nessuna iniezione. La tecnica, inoltre, sarà molto utile nella prevenzione (o nel posticipo) di alcune patologie e disturbi legati alla menopausa, come patologie cardiache, osteoporosi, depressione, ansia, insonnia, attacchi di bulimia notturni e calo del desiderio sessuale. La stessa procedura era stata praticata in passato sulle malate tumorali, che desideravano preservare la propria fertilità. Ma attenzione: se siete precarie o lavoratrici dipendenti con un salario modesto, ovviamente vi dovrete tenere vampate e depressione a 50 anni, e sbrigarvi a fare figli prima che sia troppo tardi: l’operazione, per ora, ha un costo che varia tra i 7 mila e i 12 mila euro.
Cristina Gauri
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Mah…quando si vuole avere la ragione sulla natura e se ne oltrepassano i limiti.
Io “ho” 60 anni ed un figlio di +di30 ….
Lui dovrebbe diventare padre !
E per le donne vale lo stesso discorso….
Nonne ! NON madri !!!
Non si può andare contro la natura ,
siete fuori tempo , fatevene una ragione .