La Valletta, 27 giu – Alla fine Malta ha ceduto: la Lifeline attraccherà nell’isola. Una vittoria diplomatica dell’Italia, che ha impresso un drastico cambiamento di rotta sull’accoglienza degli immigrati da parte dei Paesi Ue.
Dopo l’incontro segreto a Roma tra il premier Conte e il presidente francese Macron per lo sblocco del caso della nave della Ong tedesca con la ridistribuzione degli immigrati, in mattinata c’è stato l’alt della Germania con l’opposizione del ministro dell’Interno Horst Seehofer.
Poi il superamento dello stallo: il premier maltese Joseph Muscat annuncia che la nave potrà attraccare a La Valletta nel pomeriggio. Ma la Lifeline, spiega, è “un caso unico” e “sarà sequestrata per l’avvio di un’indagine, il capitano dell’imbarcazione ha ignorato le leggi internazionali, non si è trattato di uno scontro tra due stati membri”. La colpa della vicenda “ricade sul capitano“, ha sottolineato Muscat.
Sono otto i Paesi Ue che hanno dato disponibilità ad accogliere gli immigrati della Lifeline: la stessa Malta, Francia, Italia, Irlanda, Portogallo, Belgio, Olanda e Lussemburgo.
Seehofer, dal canto suo, a quanto pare sarebbe favorevole all’accoglienza degli immigrati della Lifeline, ma ad una serie di condizioni, prima fra tutte che la nave non venga più usata successivamente.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini esulta per il superamento dell’impasse: “La nave fuorilegge Lifeline arriverà a Malta e lì verrà bloccata per accertamenti. Altro successo del governo italiano: dopo anni di parole, in un mese arrivano i fatti”.
Adolfo Spezzaferro

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