Roma, 10 mar – Uno degli aspetti meno noti del Marocco è la sua continua e progressiva trasformazione in realtà manifatturiera, grazie agli sforzi del governo di trasformarlo in un hub automobilistico e aerospaziale.
Obiettivo un milione di auto l’anno
Per quanto riguarda il settore automobilistico il Marocco negli ultimi anni ha attirato investimenti di spessore da parte di colossi del settore come Renault e PSA Peugeot. Questo è stato possibile grazie alla posizione geografica favorevole e agli incentivi offerti dal governo che vuole fare di questo paese uno dei leader mondiali della produzione di automobili con l’obiettivo di produrre nel 2023 un milione di auto all’anno.
A tale proposito è degna di nota l’apertura da parte di PSA, lo scorso giugno, di un impianto di produzione a Kenitra – alla cui apertura ha preso parte anche il re Mohammed VI – che permetterà alla società francese di produrre 100mila automobili all’anno. In questa stessa località si sono stabilite altre 29 aziende che producono componenti per auto, a dimostrazione che si sta creando un vero e proprio distretto.
Il lato della produzione è importante, ma PSA sta anche strutturando una rete di distribuzione per favorire la vendita di automobili in tutto il territorio marocchino: nuove concessionarie stanno aprendo non solo nelle grandi città ma anche in quelle medie. Al momento PSA occupa direttamente 2200 persone che diventano 20mila se si considerando anche i lavoratori indiretti, questo a testimonianza delle importanti ricadute occupazionali.
Marocco hub industriale
A differenza di altre nazioni africane le industrie automobilistiche del Marocco non si limitano ad assemblare i componenti ma anche a produrli: gli investimenti riguardano anche l’indotto, un esempio in tal senso è l’apertura a Tangeri lo scorso dicembre di un impianto di produzione di guarnizioni da parte della francese Sealynx international.
Lo stabilimento occupa una superficie di 12.600 metri quadrati, impiega direttamente 180 persone e la sua apertura riflette la crescente domanda di componenti per auto da parte delle imprese automobilistiche presenti in Marocco. Un fatto sottolineato dal ministro dell’Industria e del commercio Moulay Hafid Elalamy, il quale ha spiegato la forza dell’industria automobilistica marocchina che non si limita alla produzione di auto ma anche di componenti e sta guadagnando sempre più forza.
Le parole del ministro non sono solo retorica visto che tra il 2014 e il 2018 il settore automobilistico ha creato oltre 100mila posti di lavoro, numero destinato ad aumentare nel prossimo futuro.
Giuseppe De Santis