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Meloni e Tebboune, l’incontro: su cosa si concentra il bilaterale tra Italia e Algeria

by Alberto Celletti
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Italia Algeria incontro

Roma, 23 gen – Giorgia Meloni e Abdelmadjid Tebboune oggi si incontreranno, per definire un rapporto bilaterale tra Italia e Algeria che già con il precedente esecutivo a guida Mario Draghi aveva iniziato a consolidarsi (con tutti gli aspetti critici che una fonte limitata come quella algerina presentavano e presentano tutt’ora).

Meloni e Tebboune, Italia e Algeria: l’incontro di oggi

Il presidente del Consiglio Meloni è arrivato ad Algeri ieri sera, nell’attesa di incontrare oggi il presidente dell’Algeria Abdelmadjid Tebboune, oltre al primo ministro Aimen Benabderrahmane. Come riporta l’Ansa, si tratta del primo incontro di questo tipo per il premier, da quando è iniziato il suo governo. Due giorni nello Stato nordafricano che si porranno l’obiettivo di porre le basi per il bilaterale in corso. Qualche formalità standard in questi casi, come il fatto di deporre i fiori al Monumento del Martire, qualcuna un po’ più significativa (andare a visitare il Giardino Mattei stamattina), e poi ci si focalizzerà sui contenuti degli accordi.

L’energia prima di tutto

Chiaro che Meloni si trovi in una situazione tutt’altro che semplice e che cercare altri fonti di approvvigionamento energetico sia questione ormai vitale. L’Algeria, in questo momento, è il primo fornitore di gas naturale dell’Italia: un cambiamento avvenuto dopo la guerra in Ucraina con tutte le sue disastrose conseguenze. L’Italia, a sua volta, è il terzo partner commerciale del Paese nordafricano. Palazzo Chigi, dal canto suo, “la butta” sul retorico amichevole: “Le relazioni bilaterali fra Italia e Algeria sono solide, antiche e strategiche e attraversano una fase particolarmente positiva. L’ Italia è al lavoro per rafforzarle, ampliarle e consolidarle ulteriormente come testimoniato dalle visite politiche al più alto livello che si sono susseguite negli ultimi mesi”. La “fase particolarmente positiva” sta tutta nei numeri, e nel fatto che gli algerini senza dubbio non si facciano scrupoli a sfruttarli nel migliore dei modi. Quasi tutte le loro esportazioni nel nostro Paese, del resto, si concentrano sul gas.

Il “Piano Mattei”

Sarebbe interessante vedere cosa si potrà concretizzare dell’idea meloniana del cosiddetto “Piano Mattei” per l’Africa. Il presidente del Consiglio ha detto più volte di voler creare uno “spazio di stabilità e di prosperità condivisa” nei Paesi dell’Africa, con lo scopo di provare a risolvere alla radice il problema dell’immigrazione clandestina. Una collaborazione economica con le nazioni nordafricane per generare aree di sviluppo e sicurezza comuni nel Mediterraneo? Sembra “tutto molto bello”, ma anche molto complicato, in un contesto geopolitico in cui l’Italia ha perso tanta influenza negli ultimi decenni.

Alberto Celletti

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fabio crociato 23 Gennaio 2023 - 12:33

Certo, certo… dopo l’ incontro nulla osta con Macron dal prezzo prevedibilmente poco onesto.

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