Berlino, 12 ago – Per un po’ la “bontà” di Angela Merkel e del governo tedesco si era di molto stemperata. E questo in primis perché gli stupri di Colonia e i vari attentati in Germania ed Europa avevano smesso di produrre dividendi elettorali. Ora che però le acque si sono un po’ calmate e che l’Afd (il partito anti-immigrazione) è in evidente difficoltà, il buonismo dell’accoglienza a tutti costi sembra esser tornato arma elettorale di primo piano. Perché le elezioni di settembre sono vicinissime e la Merkel, con un colpo al cerchio e uno alla botte, vuole sbaragliare in anticipo la concorrenza e rinnovare per la quarta volta consecutiva il suo cancellierato.
Probabilmente in questo modo si spiegano le ineffabili dichiarazioni che l’Angela teutonica ha rilasciato ieri dopo un incontro con Filippo Grandi e William Lacy Swing, rispettivamente Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e Direttore generale dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). Queste le parole della Merkel: “Un’Unione Europea con 500 milioni di abitanti può senz’altro raddoppiare le quote di rifugiati da accogliere in maniera duratura all’interno dei propri confini” La cancelliera si riferisce in particolare alla cifra di 20 mila rifugiati che i Paesi membri si erano impegnati a stanziare sul proprio territorio. Ora la Merkel ne vorrebbe 40 mila e, a tale scopo, il governo tedesco avrebbe già pronti 50 milioni di euro da investire: “Noi siamo pronti a fare la nostra parte”.
Questo il colpo al cerchio. Il colpo alla botte sta invece nella volontà dichiarata di tenere sotto controllo l’immigrazione clandestina. Un’affermazione che, tuttavia, lascia abbastanza perplessi a fronte delle difficoltà oggettive (incontrate anche dalla solerte Germania) nel discernere presunti profughi da meri migranti economici. Senza contare, peraltro, i tempi lunghi, se non lunghissimi, che ci vogliono per esaminare le richieste d’asilo, che molto spesso vengono respinte, dopo che però i richiedenti hanno avuto modo di rimanere su territorio europeo e di sfruttare le risorse economiche del welfare dei Paesi ospitanti. Per tacere, infine, delle mancate espulsioni a richiesta respinta, tra ricorsi, contro-ricorsi e fughe verso altri Paesi Ue. Non c’è che dire, la Merkel veleggia col vento in poppa verso il quarto cancellierato grazie a programmi che, tra l’unanime approvazione, favoriscono l’invasione dell’Europa.
Elena Sempione
2 comments
..i soldi di Soros ( milioni di $ ) fanno molto gola alla ”teutttonica” & C…alla faccia dei tedeschi e dell’Europa tutta…
[…] esplicitamente alla Merkel, osannata per le sue mosse pro immigrati nel 2015 e che ad agosto 2017 chiedeva all’Ue di accogliere il doppio dei rifugiati, un netto cambio di marcia […]