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La Nigeria punta all’autosufficienza alimentare: ecco come

by Giuseppe De Santis
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Nigeria, pomodori

Roma, 11 mag – Il nigeriano Aliko Dangote è l’uomo più ricco del continente nero ma, al contrario di tanti miliardari africani, non ha accumulato fortune tramite scappatoie e affari di dubbia liceità, bensì costruendo un conglomerato che si occupa di produzione di cemento. Un’altra caratteristica di Dangote è l’avere a cuore il futuro della Nigeria e, per tale motivo, sta investendo massicciamente per rendere la sua nazione autosufficiente nella produzione di beni essenziali. Basti pensare alla mega raffineria in costruzione vicino a Lagos che, una volta operativa, permetterà di produrre il loco tutti i carburanti consumati senza bisogno di importarli, oppure alle coltivazioni di riso che consentiranno di coprire tutto il fabbisogno nazionale.

Gli investimenti di Dangote

Questi sono investimenti importanti ma non unici, visto che adesso Dangote vuole trasformare i pomodori prodotti dalla Nigeria in sugo di pomodoro e anche in questo caso lo scopo è quello di rendere il paese africano autosufficiente. Assieme al riso il sugo è alla base della cucina nigeriana ma, nonostante sia il secondo produttore africano di pomodori (per un ammontare di 2,3 milioni di tonnellate l’anno), la Nigeria importa sugo di pomodoro per un valore di 360 milioni di dollari e il governo sta cercando in tutti i modi di risolvere questo problema.
Aliko Dangote nel 2016 ha investito 20 milioni di dollari per costruire a Kano, nel nord della Nigeria, un impianto per trasformare i pomodori in sugo di pomodoro e produrne 1200 tonnellate al giorno. Lo stabilimento ha dovuto tuttavia chiudere dopo poco tempo per mancanza di pomodori causata da sementi di bassa qualità, malattie e perdite durante il trasporto, ma Dangote ha deciso di affrontare questi problemi per garantire una fornitura costante alla sua fabbrica, costruendo delle serre dove ogni anno vengono piantate 350 milioni di tonnellate di sementi ibride che consentono una resa per ettaro che va dalle 40 alle 70 tonnellate ogni stagione, una valore superiore alle 5,5 tonnellate per stagione tipico delle coltivazioni nigeriane.

Gli investimenti del governo nigeriano

Dangote si è anche impegnato a distribuire queste sementi a diecimila piccoli coltivatori dello stato di Kano, con l’obiettivo di produrre almeno 400 mila tonnellate all’anno di pomodori, così che la sua fabbrica possa avere tutta la materia prima di cui ha bisogno.
In tutto questo però Aliko Dangote non è il solo attore, visto che il governo dal 2015 ha fornito finanziamenti agevolati e sussidi a tutti i produttori che si impegnano a coltivare colture importanti come i pomodori. Fino ad ora a beneficiare di questo programma sono stati 140.848 agricoltori di 25 stati e, per stimolare la produzione, ha anche imposto tariffe all’importazione di sugo di pomodoro prodotto all’estero.
Giuseppe De Santis

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Autosufficienza ed esportazioni: la scommessa della Nigeria sull'agroalimentare | Il Primato Nazionale 5 Agosto 2020 - 11:39

[…] quella di aggiungere valore alle produzioni agricole. Un caso particolare è quello della Nigeria, dove negli ultimi si sono intensificati gli sforzi nel settore agroalimentare: la buona notizia è che sono tante le imprese che stanno investendo nel comparto e, tra queste, […]

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Autosufficienza ed esportazioni: la scommessa della Nigeria sull'agroalimentare | NUTesla | The Informant 5 Agosto 2020 - 12:10

[…] quella di aggiungere valore alle produzioni agricole. Un caso particolare è quello della Nigeria, dove negli ultimi si sono intensificati gli sforzi nel settore agroalimentare: la buona notizia è che sono tante le imprese che stanno investendo nel comparto e, tra queste, […]

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