Montreal, 3 lug – Dopo la querelle tra un vomitevole Jim Carrey e Alessandra Mussolini pensavamo che non saremmo più dovuti tornare sull’argomento. Ricordiamo che il comico americano, ormai in avanzato stadio di decadimento psico-fisico e nel punto più opaco della propria carriera, se l’era presa, da bravo cuor di leone, con i morti di Piazzale Loreto e aveva pubblicato un tweet in cui si prendeva gioco di Benito Mussolini e Claretta Petacci: “Se vuoi sapere a cosa ha portato il fascismo, chiedi a Mussolini e alla sua amante Claretta” con tanto di disegnino. “You’re a bastard”, gli aveva risposto Alessandra Mussolini, risposta alla quale erano seguite altre battute di pessimo gusto da parte dell’attore.

Ora apprendiamo che quella di Piazzale Loreto non era un caso isolato: Carrey ha l’hobby di postare sul proprio account Twitter disegni “satirici e sovversivi” come lui stesso li definisce, di orientamento sinistrorso, che vanno a colpire prevalentemente l’amministrazione Trump e tutti i politici conservatori o di orientamento destrorso del mondo. “Esprimere la mia indignazione con la mia arte nei social media è il mio modo di essere solidale con milioni di persone che condividono le mie preoccupazioni”. E perché non monetizzarla, questa sedicente arte? Detto, fatto: nell’iper progressista Montréal (Canada) in questi giorni i liberal quebechesi fanno la fila con lo sguardo ebete per vedere la mostra This light never goes out, che raccoglie 50 scarabocchi dell’attore. Tra i quali, indovinate un po’, compare anche l'”opera” incriminata. Una porcheria che sarà possibile “ammirare” fino al 1° settembre  per la modica cifra di 12,40 dollari canadesi, che andranno a rimpinguare le tasche di Carrey. Insomma, insultano i morti e si fanno pure pagare per farlo.

Cristina Gauri

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Classe 1977, nata nella città dei Mille e cresciuta ai piedi della Val Brembana, dell’identità orobica ha preso il meglio e il peggio. Ex musicista elettronica, ha passato metà della sua vita a fare cazzate negli ambienti malsani delle sottoculture, vera scuola di vita da cui è uscita con la consapevolezza che guarire dall’egemonia culturale della sinistra, soprattutto in ambito giovanile, è un dovere morale, e non cessa mai di ricordarlo quando scrive. Ha fatto uscire due dischi cacofonici e prima di diventare giornalista pubblicista è stata social media manager in tempi assai «pionieri» per un noto quotidiano sabaudo. Scrive di tutto quello che la fa arrabbiare, compresi i tic e le idiozie della sua stessa area politica.

20 Commenti

  1. Ahahahah in decadimento psico-fisico il mitico Jim?
    Con “Kidding – Il fantastico mondo di Mr. Pickles” è geniale e pungente più che mai.
    Leggera punta d’invidia da parte di chi scrive l’articolo? O semplice schieramento politico?
    E ancora ” in questi giorni i liberal quebechesi fanno la fila con lo sguardo ebete per vedere la mostra”…io sono più preoccupato che l’autrice del suddetto articolo venga pagata per scrivere considerazioni personali , praticamente non condivise da nessuno.

    • D’accordissimo anch’io.
      Tra le altre cose, la giornalista parla di “avanzato stato di decadimento psicofisico”…chiedo scusa per l’ignoranza e domando:ma c’è una perizia psichiatrica dietro questa affermazione?
      Non capisco perchè poi commentare quanto siano “di pessimo gusto” le battute dell’attore (che comunque rimane un attore ed un comico) restando invece candidamente neutrale sulla frase “you are a bastard” detta da una donna della politica, e poi poco dopo dire che Jim Carrey autodefinisce “satirici e sovversivi” i suoi disegni continuando con “di orientamento sinistrorso” sempre in grassetto come fossero ancora parole dell’attore.
      Mi risulta comunque che anche il giornalismo sia monetizzare la sedicente arte dell’esprimere indignazione visti i contenuti di certi articoli,un po’ come il bue che da del cornuto all’asino…

  2. Ma …veramente non mi risulta che l’attore si sia mai abbassato a rispondere alla Mussolini e le battute di pessimo gusto le ha scritte tutte lei.

  3. Ma…veramente non mi risulta che l’attore si sia mai abbassato a rispondere alla Mussolini e le battute di pessimo gusto le ha scritte tutte lei.

  4. Quelli che tu chiami SCARABOCCHI sono vere e proprie opere d’arte.
    Jim carrey è un attore e un’artista fantastico. Poi delle tue considerazioni personali non ci interessano te le tieni per te.

  5. Ma sta zitta …
    Jim è un’artista e un attore fantastico. Le tue considerazioni personali te le tieni per te.

  6. offendono i morti? Mussolini era un despota che ha fatto uccidere migliaia di persone innocenti… Io sono Con Jim. Un uomo che ha il coraggio di dire ciò che pensa

  7. Chi ha scritto questo articolo è palesemente di destra, se vuoi dire la tua candidati, non scrivere cazzate che insultino tutto il mondo del giornalismo!
    Ignorante

  8. Ma di cosa ti lamenti? Non dovresti neanche scrivere certi articoli se non vuoi dar credito a qualcosa che per te non è importante.
    Ti fa così male vedere un bastardo a testa in giù?
    Uno che ha fatto del terrore il suo cavallo di battaglia?
    E del razzismo uno strumento di adesione e cameratismo?

    Lo schifo dell’essere umano tramutato in giornalista. Applausi, applausi e ancora applausi. L’internet vi da il potere addirittura di scrivere queste cose. E la bellezza di potervi insultare è d’obbligo quanto la vostra libertà di parola e pensiero fascista

    Caddotza e pudescia chi no ses àtera.
    Ma primeggiami sa callonera

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