Per il ministro degli Esteri italiano, Angelino Alfano, le cose stanno invece diversamente. “Ho dato precise istruzioni di voto al Rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unesco: votare ‘no’ contro l’ennesima risoluzione politicizzata su Gerusalemme, tra l’altro nel giorno di un’importante festa nazionale israeliana”, ha detto Alfano. Una posizione che cozza con le storiche astensioni dei governi italiani. Anche con quella del 23 ottobre 2016 quando l’attuale premier Gentiloni, allora ministro degli Esteri, ribadì la posizione neutrale dell’Italia.
Da parte sua Israele non ha perso tempo per ringraziare Alfano: “Ringraziamo il governo italiano per la decisione di votare contro la risoluzione anti-israeliana all’Unesco. E’ un voto contro un altro tentativo di distorcere la storia, di negare i legami fra gli ebrei e Gerusalemme e contro il tentativo di politicizzare ancora l’Unesco. Non avevamo nessun dubbio che il governo italiano avrebbe mantenuto la promessa di votare contro tale risoluzione”, ha affermato all’Ansa l’ambasciata di Israele a Roma.
Eugenio Palazzini
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“non avevamo nessun dubbio”: menomale altrimenti sarebbero stati guai seri!
Già solo a sentire i soliti piagnistei..