Roma, 28 gen – Un’altra elezione che farà drizzare i capelli in testa a buonisti e sostenitori della Ue: in Repubblica Ceca vince Milos Zeman, che Repubblica definisce “russofilo nazionalpopulista xenofobo”, il che lascia ben sperare. Zeman ha sconfitto, con il 52% dei suffragi, Jiri Drahos al ballotaggio delle elezioni presidenziali, conquistando un secondo mandato. Si tratta di un’elezione che rende più forte il “gruppo di Visegrad”, la componente sovranista della Ue, che vuole dettare a Bruxelles una linea differente sull’accoglienza dei migranti ed è composto da Polonia, Cechia, Ungheria e Slovacchia. Negli ultimi anni, Zeman ha messo in discussione la partecipazione del suo paese all’Unione Europea e alla Nato, sostenendo la necessità di organizzare un referendum per decidere su entrambe le questioni. Sotto la sua presidenza, inoltre, la Repubblica Ceca si è avvicinata progressivamente alla Russia e ai governi populisti anti-immigrazione dell’Europa orientale.
Zeman dice no alle quote di ripartizione di migranti e vuole la fine delle sanzioni occidentali contro Mosca per l’annessione della Crimea. Il presidente rieletto ha ringraziato i suoi sostenitori per questa “ultima vittoria politica”, lasciando intendere che alla scadenza del nuovo mandato di cinque anni si ritirerà. Zeman ha detto di voler essere nel futuro “più umile e meno arrogante”. “Invecchiando vorrei essere un po’ più umile e più sensibile alle opinioni della gente che non condivide le mie. Vorrei essere meno arrogante, anche se di alcune persone non penserò niente di buono – ha affermato – Ad esprimermi fiducia sono stati 2,8 milioni di elettori. Vado incontro ai prossimi 5 anni carico dell’energia datami da questi cittadini cechi. Credo di non deluderli”.
Roberto Derta
Repubblica Ceca, altro colpo ai buonisti: vince il sovranista Zeman
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4 comments
Ottimo.
Xenofobia,populismo,nazionalpopulismo,neofascismo………ma repubblica ha ancora qualche argomento utile oltre alla ignavia e alla vigliaccheria dei suoi pseudo articoli? Se tramite libere elezioni un popolo ha deciso chi votare non si può dire a targhe alterne mi piace,non mi piace…….non avviene come in Italia dove la dittatura rosso-piddina con la compiacente collaborazione di burocrati e magistrati ha reso questo paese servo e vile di fronte all’europa e ai suoi sanguinari cortigiani……per cui al disco rotto dei comunistelli oramai non crede più nessuno.
tant’è vero che i tg nazionali non ne hanno dato notizia… o al massimo un trafiletto
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