Calais, 17 gen – Aveva abbandonato il marito e il figlio nel Wirral, vicino Liverpool, per andare a salvare i profughi nella “giungla di Calais“, la baraccopoli sulla manica occupata dagli immigrati che vogliono sbarcare in Inghilterra e più volte sgomberata dal governo francese. Peccato però che proprio uno degli immigrati che voleva aiutare, l’abbia prima sedotta facendole credere di essere innamorato di lei, per poi tentare di rubarle 1500 sterline e ricattarla. E’ la storia di Clare Moseley, una ricca signora 46 enne di sinistra che, secondo quanto riportato dal Sun, abita in una villa da 700 mila sterline e che aveva deciso di fuggire per vivere la propria avventura intrisa di impegno e buoni sentimenti per i poveri migranti. Era arrivata addirittura a fondare un’organizzazione di volontariato pro immigrati, Care4Calais, per poi violare la regola base di ogni Ong di questo tipo, ovvero di evitare ogni rapporto tra volontari e profughi (regola che non sembra così ferrea valutando anche altri casi).
Il ragazzo per cui la signora Moseley aveva perso la testa si chiama Mohamed Bajjar, un tunisino 27 enne. Nonostante i 20 anni che li separavano, la storia d’amore era andata avanti per un po’ fino a quando, circa un mese fa, non si è venuto a sapere che il ragazzo era un ladro. A subire i furti era soprattutto Clare, che obnubilata dai suoi sentimenti per Mohamed non si era ovviamente accorta di nulla. Roba di migliaia di sterline e un telefono cellulare. Ora la storia con “Kimo” (questo il nomignolo affettuoso dato a Mohamed) è finita, male, con la denuncia di Clare nei suoi confronti, nonostante dai racconti raccolti sempre dal Sun i due sembrassero molto legati. “Tutti nell’ accampamento sapevano di loro. I migranti pensavano fossero marito e moglie”. Dopo la disavventura la donna ha deciso di tornare a casa dal marito Benjamin, di 36 anni, nel tentativo di spiegare tutto e di salvare il matrimonio. Dopo la delusione d’amore per la storia con Mohamed, per Clare sembra essere passata anche la voglia di aiutare i migranti di Calais. Eppure nel 2015 davanti alle telecamere, in lacrime e circondata dagli immigrati, affermava: “Dobbiamo aiutare questa povera gente”.
Ora secondo quanto riportato dal Sun non si troverebbe più in Inghilterra dal marito, ma sarebbe tornata sulle coste della Francia, ma non è chiaro se abbia ripreso la sua attività in favore degli immigrati della “Giungla”. La storia di Clare Moseley non sembra un caso isolato, visto che alcuni volontari nel settembre scorso avevano rivelato che alcuni attivisti (e soprattutto attiviste), collezionavano amanti tra gli immigrati della baraccopoli. Proprio la Moseley dopo queste indiscrezioni aveva imposto la regola della “tolleranza zero” sui rapporti sessuali tra volontari e immigrati per la sua organizzazione Care4Calais, per poi invece tradire per prima i propositi. Sembra inoltre che l’uomo che le ha spezzato il cuore, Mohamed Bajjar, 6 anni prima si fosse spacciato per siriano sempre nel tentativo di raggiungere il Regno Unito, truffando anche in quell’occasione un’altra volontaria, alla quale aveva chiesto di sposarlo e di farsi dare 1500 sterline per il visto di uscita dalla Tunisia.
Davide Romano
6 comments
almeno questa volta il tunisino non si è spacciato per minorenne…
Adesso, se il marito la riempisse di schiaffi, sarebbe un malmenatore femminicida? “Classica” storia Radical Chic, il solito romanzetto puerile che irretisce centinaia di donne bianche benestanti o meno, in tutta Europa. Stereotipo culturale.
Fra l’altro è pure una “cozza”, come volevasi dimostrare sullo stereotipo da barzelletta.
Cippa Lippa…
Ti sta bene, sfigata!
Una volta tanto, simpatizzo per il subumano venuto dal Nordafrica.